Eataly in Borsa, Guerra: "Il dado è tratto". Quotazione tra 12-18 mesi
, Eataly potrebbe valere da un minimo di 1,8 fino a 3,6 miliardi. La proprietà sarebbe orientata sui 3 miliardi
Per l'arrivo in Borsa di Eataly "il dado è tratto". Il consiglio di amministrazione di Eataly ha dato il via libera al progetto di quotazione in Borsa. L'approdo sul listino avrà tempi ampi: è stato indicato un arco temporale che va dal 2018 al 2019.
E' quanto comunicato da un portavoce della società. Una decina di giorni fa, il fondatore di Eataly, Oscar Farinetti, aveva indicato la volontà di portare la società in Borsa "nel 2018 o nel 2019", aggiungendo di augurarsi che "quando ciò avverrà spero che almeno il 30% della società vada nelle mani delle famiglie italiane".
"Nel Cda di oggi abbiamo formalmente rideciso ciò che abbiamo detto e su cui stiamo lavorando da tempo, ovvero la decisione di aprire il capitale di Eataly a terzi con la via maestra della Borsa", ha spiegato all'Ansa Andrea Guerra. "Cercheremo di intraprendere un percorso - ha aggiunto il manager - che ci porta nell'arco dei prossimi 12-18 mesi in Borsa o comunque ad aprire il capitale a terzi". Dai primi sondaggi delle banche d’affari, Eataly potrebbe valere da un minimo di 1,8 fino a 3,6 miliardi. La proprietà sarebbe orientata sui 3 miliardi.
Oggi insomma "si parte", racconta Guerra dell'Ipo al termine del consiglio di amministrazione della societa'. Dal board, spiega, e' stata assunta una "delibera di un progetto che continua, che va avanti. Abbiamo un po' cambiato marcia". Sui tempi piu' esatti della quotazione decidera' poi "un consiglio di amministrazione tra Natale e febbraio", racconta. In Borsa "andra' probabilmente una quota tra il 30 e il 35%. Le azioni saranno probabilmente per una grande maggioranza poste in vendita dai soci. Ma andremo poi a capire qual e' la combinazione giusta".
Quindi potrebbe esserci anche una componente della cessione delle azioni per un aumento di capitale? gli e' stato chiesto. "Non e' deciso", spiega Guerra. "Siamo una piccola societa' che deve avere un percorso sia di crescita di business e sia di stabilizzazione della nostra organizzazione. Abbiamo tanto lavoro da fare. Ci saranno tre aperture a Natale" e poi "possiamo partire con quest'altro progetto". "Il dado e' tratto, poi non e' questo che ci angoscia. Questa e' la nostra strada".
Vi quoterete in Italia? "Al 99% speriamo di trovare tutte le condizioni perche' la Borsa di quotazione sia quella italiana, anche se Eataly e' molto considerata negli Stati Uniti, ci piacerebbe che fosse qui". Rispetto all'andamento economico di Eataly "abbiamo chiuso l'anno scorso a 380 milioni di ricavi e dovremmo chiudere quest'anno appena a sotto i 500 milioni di euro", spiega poi Guerra. Rispetto al margine operativo lordo, "l'anno scorso includendo tutte le spese avute per le operazioni di apertura anno scorso includendo tutte le spese avute per tutte le operazioni di apertura abbiamo avuto un ebitda molto prossimo allo zero, quest'anno dovrebbe essere tra i 20 e i 25 milioni di euro".