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Economia
Effetto Brexit sulla City. Addio al 'clearing' in euro


Da oggi il destino di Londra è cambiato: la City non sarà più il centro finanziario più importante d'Europa. Dopo il via libera del 60 per cento degli azionisti di Deutsche Boerse al merger con LSE (London Stock Exchange) e appena il merger dei due operatori finanziari verrà finalizzato, la capitale del post-Brexit non portrà più svolgere il cosiddetto 'clearing' in euro delle attività in euro dei gruppi quotati. Le transazioni in euro degli assets delle compagnie attive nell'Unione Europea sono una delle attività principali della borsa di Londra che, quando il Regno Unito uscirà ufficialmente deall'Ue, vedrà inevitabilmente una contrazione significativa del giro d'affari con l'inevitabile impatto negativo non solo sul settore finanziario ma su tutta economia britannica. E' una delle più serie conseguenze a lungo termine del Brexit che segna il tramonto della City e l'alba di Francoforte (o del centro europeo che ospiterà il neonato gigante finanziario). Certamente la sede centrale di LSE/Deutsche Boerse, come ha chiarito nelle scorse settimane il financial regulator tedesco Bafin, non potrà essere in Gran Bretagna ma solamente in un paese membro dell'Ue; la stessa Banca Centrale Europea ha chiarito che le transazioni finanziarie in euro (che valgono centinaia di migliaia di euro) dovranno essere eseguite 'nel continente'. Alla guida del nuovo operatore finanziario sarà Carsten Kengeter, ex Goldman Sachs e UBS e uno dei principali fautori della fusione.

Sull'offerta del merger supportata già mesi fa dal 99 per cento degli azionisti di LSE Group, pende comunque l'approvazione dell'atitrust e della Commissione Ue; Portogallo, Francia e Belgio hanno esplicitamente protestato contro la fusione perché la nuova piazza finanziaria internazionale potrebbe minacciare il mercato interno. Ma il tramonto della City sembra avvantaggiare il 'continente'; anche Francois Hollande, in una battuta amara, ha detto che la perdita dell' 'euro-clearing' è il prezzo  che il Regno Unito deve pagare per l'uscita dall'Ue e dal diritto di libera circolazione dei cittadini.

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