Economia
Egm, sottovalutato il 56% delle micro imprese: le azioni su cui puntare
AcomeA SGR adotta un nuovo modello per individuare le chicche dello Euronext Growht Milan. La ricerca sui titoli con potenziale maggiore, intermedio e i settori
PMI, restano spesso fuori dai radar di analisti e broker
Le PMI italiane quotate all’EGM sono infatti un microcosmo spesso fuori dai radar delle analisi di broker e analisti delle grandi case di investimento internazionali perché:
- l’EGM presenta una capitalizzazione mediamente inferiore del 30-35% rispetto a quella degli omologhi europei e pari ad un terzo rispetto all'AIM UK (31 miliardi di capitalizzazione vs i nostri 10 miliardi);
- spesso la crescita futura deve ancora materializzarsi al momento della quotazione, in particolare nei numeri;
- l’illiquidità e la volatilità di questi titoli li rende più esposti a temi macroeconomici e di mercato, piuttosto che relativi nello specifico all’azienda o al settore di appartenenza.
In virtù di tali caratteristiche, è necessaria un’analisi decisamente su misura. Secondo AcomeA SGR la risposta è in una sinergia tra analisi qualitativa – che la SGR già utilizza – raffinata e supportata da un’analisi quantitativa che tenga conto delle conclusioni del paper di Benini, Amendola e Montagna.
Quest’ultimo strumento quantitativo, che si avvale di una variazione specifica del modello di valutazione del DCF (Discounted Cash Flow)[2], è infatti adatto ad analizzare società la cui crescita si manifesterà verosimilmente in periodi più lontani e per cui risulta complesso, spesso molto laborioso e incerto, stimare i cash flow negli esercizi futuri.