Economia

Elkann pronto a vendere la Juve: stanco di perdere soldi e trofei

di Marco Scotti

Il presidente di Exor è stanco: le iniezioni di capitale continue, la Champions che rimane una chimera. Ecco perché potrebbe cedere

I cinesi in questo momento hanno altro a cui pensare, tra il Covid e i blocco degli investimenti all’estero: bocciata ogni possibile idea che riporti a Pechino. Anche in questo caso l’Inter con Suning è lì a testimoniare che non sempre le proprietà orientali siano una panacea. E allora a chi guardare? I fondi americani hanno già mostrato a più riprese interesse verso la Serie A. La Roma con i Friedkin, il Milan con Redbird, la Fiorentina con Commisso e perfino il Bologna con Saputo (canadese ma la sostanza cambia poco) mostrano come gli americani guardino con interesse al campionato.

Chi potrebbe permettersi di spendere due miliardi? Il campo ovviamente si restringe di molto. Per questo spunta un nome che pare più una suggestione che un reale protagonista: Apple. Perché la cosa potrebbe funzionare? Intanto perché Cupertino ha in pancia 66 miliardi di dollari dopo aver remunerato i suoi azionisti con oltre 100 miliardi di dollari. Una cifra spaventosa, da stato sovrano. Non per niente la capitalizzazione della creatura di Steve Jobs è di 2,25 trilioni di dollari, ben più del pil italiano. Spendere due miliardi sarebbe davvero possibile. Ma sarebbe un investimento strategico? 

Qui le perplessità aumentano, anche perché l’idea che una società fortemente votata all’innovazione si getti in un business decisamente vecchio e stanco appare improbabile. A meno che non si voglia pensare che Tim Cook voglia mostrare una volta di più il suo enorme potere, rivoluzionando il mondo del calcio come a suo tempo fece Steve Jobs con quello dei telefoni. Ci riuscirà?