Economia

Enel, nel 2022 balzo record del debito: l’allarme della Corte dei Conti

di Nino Sangerardi

L’ultimo anno “completo” della gestione Starace ha visto aumentare lo stock di debito in maniera preoccupante

Enel, il rapporto con l’Ebitda supera la soglia critica di 3:1

“In relazione all’intensificarsi della tendenza di crescita dell’indebitamento finanziario netto, questa Corte ribadisce che vengano adottate misure per contenere il fenomeno, e i programmi di investimento della Società siano improntati a criteri di previdenza, tesi a mantenere l’equilibrio patrimoniale di lungo periodo”. E', quanto si legge nella relazione della Corte dei Conti in merito alla gestione finanziaria, anno 2022, di Enel spa.

La debitoria del Gruppo Enel è aumentata di 8.375 milioni di euro a fronte del 2021 (+ 16,2%), raggiungendo “ il livello più elevato e spingendo il rapporto tra indebitamento finanziario ed Ebitda ordinario del Gruppo a 3,1, considerato uno dei principali indicatori di misurazione della quota di sostenibilità del debito”. Enel spa in termini di capacità installata e numero di clienti si colloca tra le principali aziende elettriche europee. In Italia detiene la leadership nel mercato energia elettrica, assumendo una posizione importante nel comparto della vendita al dettaglio di gas naturale. Analoghe posizioni detiene nel settore elettrico e del gas in Spagna.

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Al 31.12.2022 il capitale sociale di Enel spa pari a 10.166.679.946 azioni ordinarie nominative del valore di un euro ciascuna, società a controllo pubblico tramite partecipazione del Ministero dell’Economia e Finanze nella misura del 23,60%. La quota del mercato(flottante) ammonta a circa il 76,4% detenuta da 670 mila azionisti tra istituzioni e risparmiatori individuali(20% del capitale sociale).

Nelle ultime Assemblee ordinarie la presenza del Ministero risulta costantemente inferiore a quella degli altri azionisti, complessivamente considerati. A tal proposito e considerato il valore strategico di Enel —tenuto conto delle recenti tensioni nell’ambito energetico mondiale i  Giudici contabili richiamano “l’attenzione sulla circostanza che la clausola statutaria posta a presidio del controllo pubblico è destinata a decadere laddove il limite percentuale al possesso azionario venga superato in seguito all’effettuazione di un’offerta pubblica di acquisto, in conseguenza della quale l’offerente venga a detenere una partecipazione almeno del 75% del capitale sociale con diritto di voto”.

Il Piano strategico 2023.2025 prevede un’ulteriore razionalizzazione della struttura societaria attraverso l’uscita da alcuni business riconducibili ad aree geografiche non più allineate alla strategia aziendale, al fine di ottenere una struttura più agile e focalizzata su sei Paesi(Italia, Spagna, USA, Brasile, Cile, Colombia). Enel spa ha assunto iniziative che contribuiscono allo sviluppo del PNRR, grazie a progetti inerenti la nuova capacità rinnovabile, digitalizzazione e resilienza delle reti, elettrificazione degli usi finali dell’energia. Durante il biennio 2022-2023 Enel ha ottenuto contributi sia per i 13 progetti Smart Grids(3.203 mln euro a fondo perduto) che per 11 progetti relativi alla resilienza delle reti(275 mln euro).

Analizzando i risultati del Gruppo per area geografica si rileva che quelli operativi sono in crescita sostanzialmente in tutte le zone di competenza, con l’unica eccezione dell’area Africa Asia e Oceania che riveste un ruolo marginale. In Italia sia i ricavi che i costi sono aumentati per effetto dei maggiori volumi venduti e dal rialzo dei prezzi di vendita dell’energia elettrica e del gas.

Le nuove linee guida e gli obiettivi di sviluppo puntano alla decarbonizzazione e potenziamento delle reti di distribuzione. La progressiva crescita dell’energia rinnovabile dovrà avvenire contestualmente all’uscita della produzione di energia elettrica a carbone(2027) e a gas( entro 2040). Per quanto riguarda i compensi annuali dei vertici di Enel spa si apprende che al presidente del consiglio di amministrazione spettano 533.567 euro , all’amministratore delegato-direttore generale 3.291.599 euro, a ciascuno dei consiglieri 80 mila euro oltre rimborso spese sostenute in ragione del loro ufficio, al presidente del Collegio sindacale 85 mila euro e 75 mila euro a ciascuno dei dei sindaci effettivi.

Gli emolumenti maturati nel 2022 dai 12 dirigenti con responsabilità strategiche aumentano a complessivi 14.856.254 euro. Continua a essere rilevante, nonché di varia tipologia e contenuto, il contenzioso del Gruppo Enel sia in Italia che all’estero. A fronte dei potenziali oneri sono stati accantonati, nel passivo dello stato patrimoniale, 703 mln euro nel Fondo contenzioso rispetto agli 834 mln del 2021. La performance economica finanziaria ha dimostrato la resilienza del Gruppo Enel anche in contesti fortemente volatili e avversi come quello che ha caratterizzato l’anno esaminato dai Magistrati. Gli azionisti hanno ricevuto un anticipo sul dividendo(0,20 per azione) già nei primi mesi dell’anno(gennaio 2023). La gestione del Gruppo ha “permesso di giungere a risultati positivi, in termini di parametri di sostenibilità confermati dagli indici di rating specifici internazionalmente riconosciuti”.