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Economia
Enel, risultati 2020: utile a €2.405M (+5,6%), ricavi a €33.375M (-18,5%)

Enel, i risultati del primo semestre 2020.

Il Consiglio di Amministrazione di Enel S.p.A. (“Enel” o la “Società”), presieduto da Michele Crisostomo, ha esaminato ed approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2020.

  • Ricavi a 33.375 milioni di euro (40.967 milioni di euro nel primo semestre 2019, -18,5%): la variazione è principalmente attribuibile ai Mercati Finali per effetto delle minori quantità di energia elettrica venduta in Italia e Spagna sostanzialmente a causa dell’impatto dell’epidemia da COVID-19, alle attività di Generazione Termoelettrica e Trading in Italia per le minori attività di trading e per gli effetti connessi all’applicazione delle interpretazioni dell’IFRIC, nonché all’effetto cambi negativo in America Latina 
  • EBITDA a 8.645 milioni di euro (8.907 milioni di euro nel primo semestre 2019, -2,9%
  • EBITDA ordinario a 8.794 milioni di euro (8.763 milioni di euro nel primo semestre 2019, +0,4%): incremento guidato dai migliori risultati di Enel Green Power e della Generazione Termoelettrica e Trading, che hanno più che compensato la variazione negativa di Infrastrutture e Reti e dei Mercati Finali 
  • EBIT a 4.543 milioni di euro (5.213 milioni di euro nel primo semestre 2019, -12,9%): la variazione negativa è dovuta principalmente all’adeguamento di valore dell’impianto di Bocamina II in Cile per effetto della sua dismissione anticipata nell’ambito del processo di decarbonizzazione avviato dal Gruppo, nonché alle maggiori svalutazioni su crediti commerciali, prevalentemente in Italia e Spagna
  • Risultato netto del Gruppo a 1.947 milioni di euro (2.215 milioni di euro nel primo semestre 2019, -12,1%)
  • Utile netto ordinario del Gruppo a 2.405 milioni di euro (2.277 milioni di euro nel primo semestre 2019, +5,6%): incremento guidato dal miglior risultato della gestione operativa ordinaria, dal decremento degli oneri finanziari e dalle minori interessenze di terzi
  • Indebitamento finanziario netto a 50.411 milioni di euro (45.175 milioni di euro a fine 2019, +11,6%): in aumento per effetto degli investimenti del periodo e per l’acquisto di ulteriori interessenze nel capitale sociale di Enel Américas e Enel Chile
  • Gli investimenti ammontano a 4.137 milioni di euro nel primo semestre 2020, sostanzialmente in linea con l’analogo periodo del 2019. In particolare, nel primo semestre 2020, si registra:
    - il decremento degli investimenti in Infrastrutture e Reti in Argentina e in Italia, per quest’ultima principalmente per il rallentamento delle attività di sostituzione massiva dei contatori a causa dell’epidemia da COVID-19;
    - la riduzione degli investimenti negli impianti della Generazione Termoelettrica e Trading soprattutto in Argentina, Penisola Iberica e Russia in linea con le scelte strategiche del Gruppo;
    - la crescita degli investimenti di Enel Green Power soprattutto negli Stati Uniti, Sudafrica, Brasile e Cile. Nelle stesse rinnovabili si rileva una riduzione degli investimenti in Spagna, Messico e Grecia, soprattutto per l’entrata in esercizio degli impianti e dei progetti avviati in precedenza.

"Nel secondo trimestre del 2020, la crisi associata alla pandemia di Covid-19 ha sfiorato il picco in tutti i Paesi in cui siamo presenti. La performance, però, è rimasta solida. Enel garantisce una visibile remunerazione per gli azionisti con la distribuzione del dividendo più elevato tra il 70% sull'utile netto ordinario e un dividendo per azione minimo di 0,35 euro per azione", ha dichiarato l'amministratore delegato di Enel, Francesco Starace.

Enel, risultati 2020: vendite di energia elettrica e gas

"La produzione a zero emissioni ha raggiunto il 65% della generazione totale del Gruppo Enel. La pandemia ci ha costretti a ridimensionare i punti del piano strategico ma l'obiettivo a lungo termine resta la decarbonizzazione del mix entro il 2050", ha confermato Francesco Starace.

Le vendite di energia elettrica nel primo semestre 2020 ammontano a 145,0 TWh, con un decremento di 13,1 TWh (-8,3%) rispetto all’analogo periodo dell’esercizio precedente. In particolare, si rilevano minori quantità vendute in Italia (-4,5 TWh), in Spagna (-4,1 TWh) e in America Latina (-4,0 TWh), principalmente in Brasile (-2,3 TWh).

Le vendite di gas naturale nel primo semestre 2020 sono pari a 5,3 miliardi di metri cubi, in diminuzione di 0,7 miliardi di metri cubi rispetto all’analogo periodo dell’esercizio precedente.

L’energia netta prodotta dal Gruppo Enel nel primo semestre 2020 è pari a 97,6 TWh, con un decremento di 15,3 TWh rispetto al valore registrato nell’analogo periodo del 2019 (-13,6%), da attribuire principalmente ad una minore produzione da fonte termoelettrica in Spagna, Italia e Russia.

Si rileva:

  • un incremento della  produzione da rinnovabili (+4,0 TWh, di cui: +1,3 TWh idroelettrica, +1,9 TWh eolica e +0,8 TWh da solare e geotermico);
  • un minore apporto della fonte termoelettrica (-18,8 TWh), principalmente per minore produzione da carbone (-16,0 TWh) in Italia, Spagna e Russia;
  • una lieve diminuzione (-0,5 TWh), rispetto all’analogo periodo del 2019, della produzione da fonte nucleare, pari a 12,7 TWh.

La produzione a zero emissioni ha raggiunto il 65% della generazione totale del Gruppo Enel considerando unicamente la produzione da capacità consolidata, mentre è pari al 67% includendo anche la generazione da capacità gestita. L’obiettivo a lungo termine del Gruppo Enel resta la “decarbonizzazione del mix” entro il 2050

Enel, risultati 2020: la transizione energetica verso la decarbonizzazione

"Come leader della transizione energetica, Enel ha posto al centro della propria strategia la decarbonizzazione e la crescita delle rinnovabili", ha aggiunto Francesco Starace

Enel, nel suo ruolo di leader nella transizione energetica, ha posto al centro della propria strategia la decarbonizzazione e la crescita delle rinnovabili nel mondo. Il Piano Strategico 2020-2022 prevede infatti un significativo incremento della capacità installata da fonti rinnovabili, dagli attuali 46 GW a 60 GW a fine 2022, e la progressiva riduzione della capacità e della produzione da carbone; in particolare, è previsto che tale capacità si riduca di oltre il 40% al 2022 rispetto al 2019. Al fine di gestire in maniera integrata il parco di generazione rinnovabile e termica nel mondo e guidarne e accelerarne la trasformazione, Enel ha pertanto creato nel 2019 una nuova business line.

In tale contesto, la ristrutturazione delle attività derivanti dal processo di transizione energetica coinvolgerà gli impianti di generazione da fonti termiche nelle geografie in cui il Gruppo opera. La conseguente revisione dei processi e dei modelli operativi richiederà cambiamenti di ruoli e competenze dei dipendenti che il Gruppo intende attuare con piani altamente sostenibili basati su programmi di redeployment, con importanti piani di upskilling e reskilling e con il raggiungimento di accordi volontari individuali di prepensionamento che coinvolgeranno circa 1.300 persone nel mondo. 

Il Gruppo definirà e avvierà tali iniziative nel corso dei prossimi due anni, sostenendo un onere complessivo non ricorrente stimato in circa 0,4 miliardi di euro che non concorrerà all’EBITDA Ordinario e all’Utile netto ordinario del Gruppo e, pertanto, non avrà riflessi sulla politica dei dividendi di Enel.

Il piano di ristrutturazione sarà attuato secondo modalità e tempi differenti nei diversi Paesi di presenza, avviando le opportune interlocuzioni con le comunità locali e le competenti istituzioni e parti sociali.

Sugli effetti della pandemia: "Enel sta già lavorando ad un nuovo piano per il mese di novembre che guarderà agli effetti e l'evoluzione della pandemia da coronavirus. Siamo verso la ripresa", ha concluso Starace.

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