Economia

Enel e Symbola ancora insieme per valorizzare le eccellenze made in Italy

Quest’anno l’appuntamento è con l’innovazione in campo tecnologico. Presentato oggi a Roma lo studio “100 Italian robotics and automation stories”

Enel e Fondazione Symbola hanno un obiettivo comune: raccontare le eccellenze del panorama italiano per mostrare l’Italia che esiste e dalla quale partire per fondare l’Italia del domani. Guarda le interviste di Affaritaliani.it realizzate in occasione della presentazione del quarto Rapporto sull’innovazione Made in Italy “100 Italian robotics and automation stories”.

Francesco Starace, Amministratore Delegato di Enel, e Ermete Realacci, Presidente di Fondazione Symbola, condividono la stessa visione: “100 esperienze che testimoniano che il nostro Paese è in grado di vincere qualsiasi sfida, anche quelle tecnologicamente più avanzate senza dimenticare l’importanza della ricerca nel creare un’economia e una società a misura d’uomo”.

Non hanno dubbi Starace e Realacci, è dall’Italia che ce la fa, dall’Italia delle eccellenze che bisogna partire per fondare l’Italia del domani. L’uomo, però, deve sempre essere al centro di ogni processo. Anche oggi, in occasione della presentazione dello studio “100 Italian robotics and automation stories” è stata ribadita l’importanza del Manifesto d’Assisi per un’economia a misura d’uomo contro la crisi climatica, del quale l’Amministratore Delegato di Enel e il Presidente della Fondazione Symbola sono promotori insieme ad altri.

“Siamo convinti che il nostro Paese, con le sue eccellenze e competenze, possa essere esempio di crescita sostenibile a livello globale dimostrando, in linea con il Manifesto di Assisi, che è possibile riportare la dimensione umana al centro del modello economico”, ha dichiarato Francesco Starace. “Tecnologia e ricerca sono i pilastri dello studio che raccoglie 100 esempi virtuosi di aziende che operano nel settore della robotica e dell’automazione Made in Italy: storie di ricercatori, mondo accademico e imprese che hanno la capacità di anticipare i tempi, testimoniando ancora una volta la competitività e l’avanguardia del sistema italiano in ambito internazionale”.

Il quarto Rapporto sull’innovazione Made in Italy racconta infatti 100 storie di eccellenza, dai grandi centri internazionali, alle imprese, alla passione per la robotica delle nuove generazioni. “Grazie al rapporto che presentiamo oggi siamo arrivati ad una considerazione (della quale eravamo già in parte consapevoli), e cioè che l’Italia è uno dei paesi leader in questi due campi, robotica e automazione”, ha detto ad Affaritaliani.it Francesco Starace, Amministratore Delegato di Enel. “Quindi abbiamo pensato fosse giusto rappresentare questa eccellenza attraverso uno studio sintetico e puntuale. Il settore della robotica è legato alle sfide della nostra vita”, ha continuato Starace citando, a titolo esemplificativo, le applicazioni della robotica in campo medicale, “quindi ha un ruolo chiave anche nelle sfide legate alla transizione energetica”. L’Amministratore delegato di Enel ha poi concluso illustrando una delle possibili applicazioni della robotica nel settore energetico: “noi stiamo facendo sperimentazioni legate ai pannelli fotovoltaici”.

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VIDEO – Starace, Enel: “Robotica, Italia paese leader. Ecco le nostre eccellenze”

“L’intuizione e l’esperienza, maturate nei rapporti prodotti con Enel, ci confermano che se si guarda l’Italia con occhi diversi si scoprono cose che altri umani non sanno leggere – ha affermato Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola. “È così anche per la robotica che già oggi contribuisce ad importanti filiere del Made in Italy come l’agroalimentare, la moda, il legno-arredo, la meccanica. Ed è attraversata dalle sfide del futuro, a cominciare dalla necessità di affrontare la crisi climatica, coniugando empatia e tecnologia. Le 100 esperienze, raccontate nel Rapporto, testimoniano che se l’Italia fa l’Italia è in grado di vincere qualsiasi sfida, grazie alla sua capacità di far sintesi tra funzionalità, bellezza, umanesimo, figlia di una cultura che nelle sfide tecnologiche più avanzate non dimentica la ricerca di un’economia e una società più a misura d’uomo, come affermiamo nel Manifesto di Assisi”.

“Siamo il sesto paese al mondo per robot installati e il sesto paese al mondo in questo campo, siamo avanti in alcuni settori anche poco noti e i nostri istituti superiori vincono spesso competizioni internazionali; le sfide per questi settori di eccellenza made in Italy saranno legate ai temi di economia circolare e alla crisi climatica, sfide che saranno vinte avendo una bussola chiara, collegando cioè empatia e tecnologia, innovazione tecnologica con esigenze umane”, ha detto ad Affaritaliani.it Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola.

“Quella che auspichiamo è un’economia a misura d’uomo, come abbiamo detto nel Manifesto di Assisi proposto insieme a Enel”. Non è la prima volta che Symbola collabora con l’azienda energetica: “Noi non sappiamo vedere i nostri punti di forza, con Enel cerchiamo nell’Italia che c’è le radici del futuro, un’Italia che fa l’Italia”, ha concluso Realacci.

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VIDEO - Realacci, Symbola: “Con Enel auspichiamo un’economia a misura d’uomo”

Alla presentazione dello studio sono intervenuti anche dei giovani rappresentanti della cosiddetta “generazione z”, gli studenti del quarto e quinto anno dell’Istituto Avogadro di Vercelli, vincitori della Competizione Internazionale Zero Robotics 2018/2019 promossa dalla Nasa.

Affaritaliani.it ha intervistato Matteo Rampazzo, 18 anni, quinta liceo scientifico: “Il mio obiettivo è combinare studi di ingegneria e economia per cercare di innovare il campo della robotica anche con spunti da imprenditore. Intanto partecipo alle competizioni organizzate dalla Nasa”.

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VIDEO - Matteo, studente: "Ecco come abbiamo vinto il concorso promosso dalla Nasa"

Enel e Fondazione Symbola presentano “100 Italian robotics and automation stories”: le eccellenze italiane nella ricerca e tecnologia

In rappresentanza delle eccellenze Made in Italy sono intervenuti oggi quattro innovatori riconosciuti a livello internazionale tra cui Cecilia Laschi, Professore Ordinario di Bioingegneria Industriale all’Istituto di BioRobotica della Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa, e Francesco Visentin, ricercatore del Centro per la Micro-BioRobotica dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) a Pontedera.

La Professoressa Laschi, inserita tra le 25 “Women in Robotics”, la classifica annuale stilata da RoboHub, è tra i pionieri della robotica soft dedicata allo sviluppo di macchine con superfici soffici e deformabili e creatrice del “robot polpo”. Visentin ha contribuito alla realizzazione di Plantoide, il robot che riproduce il comportamento delle piante.

Le altre testimonianze sono state quelle di Antonio Bicchi, Presidente di I-RIM (Istituto di robotica e macchine digitali) associazione non-profit nata per integrare le eccellenze italiane della ricerca con il mondo dell’impresa; e di Gabriele Diamanti del ddp Studio, attivo nel settore del design, che ha firmato “Hannes”, la mano robotica sviluppata dal centro protesi INAIL di Budrio e dell’Istituto Italiano di Tecnologia, che consente al paziente di recuperare il 90% delle funzionalità adattandosi agli oggetti grazie al sistema dymanic adaptive grasp.

Il Rapporto realizzato da Fondazione Symbola ed Enel: robot e automi entrano nella vita di tutti i giorni, sempre più presenti nelle attività di pulizia domestica, in quelle ludiche o nei servizi di assistenza.

Il Rapporto, realizzato da Fondazione Symbola ed Enel, in collaborazione con Fondazione UCIMU, che riunisce i costruttori italiani di macchine utensili, approfondisce la conoscenza di un comparto di eccellenza nazionale. Robot e automi entrano nella vita di tutti i giorni, sempre più presenti nelle attività di pulizia domestica, in quelle ludiche o nei servizi di assistenza.

A livello mondiale il mercato ha raggiunto il valore di 16,5 miliardi di dollari e solo nel 2018 sono state consegnate 422mila unità, con un aumento del 6% rispetto all’anno precedente. L’industria italiana è sesta per il numero complessivo di robot industriali installati (69.142 unità nel 2018), preceduta da Cina, Giappone, Corea del Sud, Stati Uniti e Germania. Per numero di pubblicazioni scientifiche, oltre 10mila, l’Italia è inoltre sesta al mondo nella ricerca robotica davanti a Francia, Canada, Corea del Sud e Spagna.

 

Per quanto riguarda il comparto industriale, la filiera della robotica italiana conta ben 104mila imprese, cresciute del 10% in cinque anni, con un totale di 429mila addetti. Milano guida la classifica con circa 12mila imprese e 110mila addetti; seguono Roma con 11mila imprese e 63mila addetti, Napoli con 5mila imprese e 13mila addetti, Torino con 5mila imprese e 25mila addetti e, con circa 2mila imprese tra Brescia, Padova, Bari, Bologna, Firenze, Monza e Brianza, Bergamo e Salerno.

 

La robotica italiana arriva anche nello spazio: sono Made in Italy diverse tecnologie utilizzate sulla sonda robotica della NASA InSight, sbarcata su Marte nel 2018, e su quelle che nel 2020 saranno utilizzate nella missione ExoMars per lo studio del terreno marziano, come la semisfera catarifrangente Larri (Laser Retro-Reflector for InSight) che fornirà la posizione del lander sulla superficie di Marte, sviluppata dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) con il supporto dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI).