Economia
Eni, Enel, Leonardo e le altre: dalle partecipate una pioggia di utili
Sebbene il debito sia in aumento, la sua proporzione rispetto ai ricavi è in diminuzione
Eni, Enel, Leonardo e le altre: dalle partecipate una pioggia di utili per lo Stato
All'inizio degli anni '80, le società partecipate pubbliche sotto l'egida dell'Iri erano tutte in perdita. Attualmente, registrano profitti significativi. Le 40 società industriali sottoposte al controllo dello stato mostrano un buono stato di salute, con incrementi nei profitti e nel fatturato. Sebbene il debito sia in aumento, la sua proporzione rispetto ai ricavi è in diminuzione. L'energia è il principale traino, mantenendo una posizione di predominio. Lo scrive Il Sole 24 Ore. Anche se le prospettive per il 2023 non sono altrettanto rosee, nel 2022 il settore energetico ha rappresentato l'85% del fatturato complessivo: 466,3 miliardi, con un aumento di 183 miliardi di euro rispetto all'anno precedente (+64,6%).
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Secondo il recente Rapporto Comar, gli utili sono saliti da 7,9 miliardi a 19,9 miliardi, mentre i debiti ammontano a 212,1 miliardi, con un aumento di 18,1 miliardi (+9,38%). Tuttavia, il rapporto tra debiti finanziari e fatturato è sceso al 45,4%, rispetto al 57% del 2017. Nelle classifiche di fatturato delle società italiane industriali e di servizi, le partecipate statali occupano i primi tre posti e sette dei primi venti. Dopo l'energia, il 7,7% del fatturato è attribuibile al settore meccanico, il 6,1% a trasporti e telecomunicazioni. I settori come Ict, editoria, sport e tempo libero, ambiente e territorio o servizi alla P.A. rappresentano quote inferiori all'1%.
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Nel frattempo, gli addetti sono aumentati a 474.670, con circa 17.000 in più in 5 anni. I principali datori di lavoro sono, in sequenza: Poste, Ferrovie, Enel, Leonardo, Eni, Saipem. Queste sei società impiegano da sole 382.642 addetti, pari all'80% di tutti i dipendenti delle partecipate statali. L'analisi di CoMar ha valutato anche le previsioni per il 2023, basandosi sui dati dei primi 9 mesi comunicati al mercato da 11 società quotate, confrontandoli con quelli del 2022 (Enav, Enel, Eni, Fincantieri, Italgas, Leonardo, Poste, Raiway, Saipem, Snam, Terna). Queste 11 società rappresentano il 75% del fatturato totale e il 97% degli utili delle partecipate statali prese in considerazione.
Nei 12 mesi tra settembre 2022 e settembre 2023, il fatturato è sceso da 243,4 miliardi di euro a 178,9 miliardi, con una diminuzione del 26,5%, attribuibile principalmente a Enel (-34%) ed Eni (-31%), a causa dell'andamento dei prezzi dell'energia. Al contrario, Italgas (+26%), Saipem (+18,7%), Snam (+17%), Terna (+13%) hanno registrato incrementi. L'utile ha subito una riduzione da 22,7 miliardi di euro a 19,6 (-13,4%), con i migliori risultati per Saipem (+156%), Enel (+142%), Fincantieri (+60%), Raiway (+59%). Tuttavia, ci sono stati risultati meno positivi per Leonardo (-54%), Eni (-34%), Enav (-6%). È importante notare una diminuzione del 2,4% nell'indebitamento.