Economia
Eni, i profitti salgono a 270 milioni. Ma la trimestrale delude il mercato
Il gruppo intende cessione di una quota minoritaria della business unit Eni gas e luce e renewable
Risultati del primo trimestre inferiore alle attese del mercato, che penalizzano Eni a Piazza Affari, dove i titoli del Cane a sei zampe cedono oltre il 2,5% a 9,93 euro. La società ha reso noto di aver chiuso il primo trimestre dell'anno con un utile operativo adjusted di 1,32 miliardi e un utile netto adjusted di 270 milioni, pari a quasi cinque volte quello conseguito nel primo trimestre 2020. A livello contabile il periodo vede il ritorno all'utile per 856 milioni dalla perdita di 2,92 miliardi di un anno prima.
L'amministratore delegato Claudio Descalzi ha parlato di “una robusta ripresa dei risultati, in particolare nel settore E&P e nella chimica” e di un “miglioramento del quadro pandemico ed economico a livello globale che ci consente di guardare con ottimismo ai prossimi mesi”. Il consiglio di amministrazione ha anche approvato un progetto di quotazione in Borsa o di cessione di una quota minoritaria della business unit Eni gas e luce e renewables. I risultati, scrivono gli analisti di Equita, sono "significativamente inferiori alle attese”, ma con implicazioni solo “marginalmente negative sulle stime” per l'intero 2021.
“Riteniamo - proseguono in ogni caso gli esperti - che i risultati abbiano implicazioni negative per il titolo”, dato che l'ebit adjusted è del 12% inferiore al consensus “in quanto le divisioni E&P, Ggp e R&M hanno mostrato una redditività inferiore alle attese”, mentre “l'upstream ha mostrato una ripresa solo del 6% annuo dei prezzi realizzati nel gas penalizzati dai lag temporali dei contratti nelle formule di indicizzazione”.
“Le ripercussioni sulle stime 2021 di ebit dovrebbero essere più limitate per l'effetto ritardato dei prezzi del gas, che dovrebbero manifestarsi nel corso dell’anno", concludono.