Economia
Eredità Agnelli, mistero sui conti esteri di Marella Caracciolo: nuovi retroscena infittiscono il giallo
Ma la controversia, riaccesa dalle recenti dichiarazioni del presidente di Stellantis John Elkann alla rivista francese Le Point, non si limita solo alla spartizione dell’eredità...
Eredità Agnelli, nuovi retroscena infittiscono il giallo
Il caso sull'eredità Agnelli continua a svelare nuovi retroscena, aggiungendo dettagli inediti sulla gestione del patrimonio di Marella Caracciolo. Documenti esclusivi, che saranno mostrati dalla trasmissione Far West condotta da Salvo Sottile il 10 gennaio alle 21.25 su Rai 3, rivelano che la vedova Agnelli avrebbe effettuato un’operazione bancaria in Liechtenstein il 14 gennaio 2014. Sempre nel 2014, il 10 marzo, risulta che Marella abbia aperto un ulteriore conto presso un’altra banca a Vaduz.
Tuttavia, in quel periodo la vedova Agnelli, che alternava la sua presenza tra diverse residenze, si trovava in Marocco: il suo soggiorno sarebbe iniziato il 3 novembre 2013 per terminare il 31 marzo 2014. Anche un'altra operazione, datata 19 gennaio 2015 e registrata a nome di Marella Caracciolo, solleva perplessità. In quei giorni, infatti, Marella era ricoverata in una clinica italiana. Questi episodi sollevano dubbi significativi: chi ha gestito quei conti? Chi ha effettuato le operazioni a suo nome? E soprattutto, le firme sui documenti sono autentiche?
Una disputa legale complessa
Il cuore della controversia, riaccesa dalle recenti dichiarazioni del presidente di Stellantis John Elkann alla rivista francese Le Point, non si limita solo alla spartizione dell’eredità, ma si estende alla residenza effettiva di Marella Caracciolo Agnelli.
In Italia sono in corso sia un procedimento penale sia una causa civile tra Margherita Agnelli e i suoi tre figli maggiori. La causa civile, in particolare, mira a contestare i patti successori e l’accordo con cui Margherita, in cambio di circa 1,2 miliardi di euro, rinunciò all’eredità e alle quote della società Dicembre.
Parallelamente, la Procura di Torino ha condotto perquisizioni presso due sedi dello studio legale dell’avvocato Franzo Grande Stevens, alla ricerca di documenti relativi alla gestione della Dicembre, la holding attraverso cui John Elkann controlla aziende come Stellantis, Juventus e Ferrari.
Il motivo di queste indagini? La fiduciaria che amministrava la Dicembre aveva sede proprio nello studio legale. La società, fondata da Gianni Agnelli nel 1984, è stata al centro di una serie di passaggi di proprietà.
Dopo la scomparsa dell’Avvocato, Margherita cedette le sue quote. Alla morte di Marella, il controllo della Dicembre è passato a John, Ginevra e Lapo Elkann, con il primogenito che detiene il 60%. Tuttavia, proprio questo trasferimento di quote dalla nonna ai nipoti ha attirato l’attenzione della Procura, che ha disposto il sequestro di quasi 75 milioni di euro ai danni dei tre Elkann.