Economia
Erg verso l'Opa? Cresce l'appetito degli investitori per le rinnovabili
Il valore delle azioni di Erg aumenta del 4,7%. Questo rialzo si può attribuire in parte all’operazione di m&a da parte del fondo Brookfield
Erg vicina all'Opa: sempre più investitori puntano sulle rinnovabili
Erg, il gigante italiano dell'energia idroelettrica, ha scalato Piazza Affari con un aumento del 4,7%, portando il valore delle sue azioni a 25,38 euro. Ma qual è il motore di questo repentino slancio? Il sempre più crescente interesse dei fondi d'investimento verso le aziende che abbracciano l'energia rinnovabile.
D'altra parte, questo aumento è anche attribuibile all'annuncio dell'operazione di fusione e acquisizione da parte del fondo Brookfield, che mira ad acquisire la società francese specializzata nelle rinnovabili, Neoen. Brookfield, anche noto per il recente controllo dell'Inter attraverso Oaktree, intende offrire per il 53% di Neoen a un prezzo di 39,85 euro per azione, per un totale di 6 miliardi di euro. Nei mesi precedenti, le azioni di Neoen sono aumentate del 48%, e nell'ultimo anno hanno registrato un incremento del 17%. La chiusura delle azioni di Neoen mercoledì 29 maggio è avvenuta a 31,40 euro per azione, e la negoziazione è stata sospesa all'apertura sul Cac stamattina.
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Inoltre l'operazione di Brookfield è anche una delle più costose nel settore delle rinnovabili avvenuta di recente. Pertanto gli analisti di Equita ritengono che Erg sia un papabile obiettivo per operazioni di fusione e acquisizione, specialmente considerando il sempre più progressivo disimpegno della famiglia Garrone. Infatti San Quirico Renewables, la holding che detiene il 62,5% di Erg, ha aumentato la sua partecipazione del fondo australiano Ifm dal 35% al 49% ad aprile, mentre la a famiglia Garrone al momento possiede il restante 51% della holding.
In ogni caso, nel primo trimestre del 2023, Erg ha registrato una crescita del 15% dei ricavi in Italia, di cui il 14% proviene dagli impianti eolici, con un calo dell'11% all'estero. Gli investimenti sono aumentati del 19% in Italia e del 69% all'estero, principalmente in Francia.