Economia
Esselunga, Marina Caprotti presidente: "Ma in Italia c'è troppa burocrazia"
Esselunga, Marina Caprotti nuovo presidente: "Governo, troppa burocrazia in Italia per chi vuole fare impresa. Troppi 12 anni per aprire un superstore"
Esselunga, Caprotti nuovo presidente esecutivo della società
Marina Caprotti è il nuovo presidente esecutivo della società, una delle più grandi realtà della distribuzione organizzata. La decisione è stata presa all'unanimità dal consiglio di amministrazione convocato lunedì mattina a Milano per delineare la nuova composizione del board. È un cambiamento che riflette il riassetto societario concluso a marzo e che vede adesso Giuliana Albera - seconda moglie del fondatore Bernardo Caprotti - e la figlia Marina proprietarie al 100 per cento di Esselunga dopo l'acquisto della quota di minoranza pari al 30 per cento dai fratelli Giuseppe e Violetta Caprotti.
Troppa burocrazia in Italia
La neo presidente commenta con orgoglio l'incarico ricevuto dal consiglio di amministrazione: "Sono consapevole di quanto sia importante, per Esselunga, continuare a offrire alle famiglie italiane qualità e convenienza, senza dimenticare temi come la sostenibilità e la lotta agli sprechi. Il nostro Paese, così come Esselunga, ha affrontato mesi terribili e ora deve ritrovarsi unito nei valori che lo contraddistinguono da sempre. Per me, da donna e da madre, è uno stimolo ulteriore a lavorare in questa direzione". Parole chiare, che lasciano spazio anche a una considerazione più generale sullo stato dell'economia nazionale messa sotto pressione dallo stop delle attività imposto dalla pandemia: "Vedo troppe difficoltà, troppa burocrazia per chi cerca quotidianamente di fare impresa e promuovere lo sviluppo. In Italia per aprire un superstore servono in media dodici anni, in Spagna tre e purtroppo l'elenco dei problemi potrebbe continuare. Serve maggiore collaborazione tra il mondo dell'economia e quello delle istituzioni, altrimenti il rischio è di far perdere quella centralità positiva di cui il sistema paese ha tanto bisogno. Siamo ogni giorno a contatto con milioni di famiglie e siamo consapevoli delle loro esigenze e preoccupazioni, ma percepiamo anche grande voglia di futuro e serenità; ed è verso questi obiettivi che dobbiamo impegnarci tutti".