Economia

Eur Spa, la pandemia pesa ancora sui conti: il deficit aumenta del 428%

di Nino Sangerardi

Ecco la situazione economica patrimoniale e finanziaria di Eur spa

Corte dei Conti, ecco il report sulla gestione finanziaria di EUR spa

“Nel 2021 la situazione economica patrimoniale e finanziaria di EUR spa evidenzia una serie di criticità, essendo fortemente influenzata dai ridotti volumi di fatturato conseguenti ai due anni di pandemia, nonché da un notevole incremento dei costi, per cui la gestione caratteristica espone un risultato ampiamente negativo con un aumento del deficit a fronte del 2020 di oltre il 428%: da euro 7.970.025 a euro 42.101.332”. Parole che si leggono nella relazione della Corte dei Conti in merito alla gestione finanziaria , anno 2021, di EUR spa(ente autonomo esposizione universale di Roma). 

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Quest’ultima società capogruppo del Gruppo EUR formato da Roma Convention Group spa, Eur Tel srl, Acquadrome srl e Marco Polo srl in liquidazione. Capitale sociale attribuito per Legge all’atto di costituzione nella misura del 10% in capo al Comune di Roma e 90% Ministero Economia e Finanze.

“Si raccomanda—scrivono i Magistrati —un adeguamento dei Piani strategici al fine di garantire per il futuro il rispetto degli obiettivi fissati dall’azionista e la salvaguardia degli equilibri di bilancio, nonché l’adozione di un Piano di risanamento dei conti. A ciò si aggiunge un contenzioso ancora pendente che potrebbe essere foriero di ulteriori perdite e che va attentamente monitorato”.

EUR spa nello statuto prevede la gestione valorizzazione e massimizzazione reddituale del complesso dei beni di cui è titolare, nel rispetto del particolare valore storico e artistico. Dispone di un patrimonio di eccezione per la presenza di opere di rilevanza monumentale, appartenenti al razionalismo architettonico italiano, le quali rappresentano un unicum per dimensione e qualità.

Stante la missione statutaria EUR spa ha realizzato il Nuovo Centro Congressi (cosiddetto Nuvola) che ha gestito tramite la propria partecipata Roma Convention spa, fino alla incorporazione nella compagine Capogruppo intervenuta nel 2021.

Il 28 agosto 2023 si è dimesso il presidente di EUR spa, il giorno 14 dicembre 2023 è stato nominato il nuovo presidente. In precedenza solo alla 20esima assemblea convocata per le designazioni dei soci Ministero Economia e Finanze e Roma Capitale, si era giunti alla costituzione del nuovo consiglio di amministrazione e Collegio sindacale.

“Questa Corte—rilevano i Giudici—sottolinea l’assoluta necessità che gli azionisti adottino comportamenti idonei a risolvere le questioni inerenti il governo della Società, al fine di designare e/o sostituire tempestivamente i componenti degli Organi per evitare discontinuità e inefficienze operative”.

Al 31 dicembre 2021 il numero dei dipendenti è di 132 unità, con un aumento di 21 unità. Il costo complessivo del personale di EUR spa è passato da 7,22 milioni di euro nel 2020 a 9,28 milioni nel 2021.

I costi delle consulenze e gli incarichi esterni, affidati da EUR spa nel 2021, sono in incremento(+33% nel raffronto con 2020-2021) con una tendenza crescente nel periodo 2018-2021: euro 943.649 nel 2018, 1,414 euro nel 2019, euro 1,738 nel 2020, euro 2,035 nel 2021. Sulla questione consulenze la Corte dei Conti verga quanto segue: "Considerato anche l’andamento incrementale dei costi per incarichi esterni e tenuto conto del notevole squilibrio di bilancio, si richiama la Società ad una attenta valutazione della necessità di ricorrere a consulenze, verificando preliminarmente l’eventuale presenza di professionalità interne”. Nel corso dell’anno contabile esaminato si è registrata una variazione, in diminuzione, dei debiti della società capogruppo tutti iscritti al valore nominale : da 60,502 milioni di euro a 53,060 milioni.

Il consiglio di amministrazione, in data 30 maggio 2022, ha ratificato il nuovo Piano industriale triennale di EUR spa che contempla, tra l’altro, un budget di spesa pari a 45 milioni di euro per la promozione e messa in sicurezza di alcuni edifici, in particolare quelli del Ventennio rivestiti in marmo; altri 16 milioni di euro dovrebbero essere utilizzati per il consolidamento strutturale del vecchio Palazzo dei Congressi, soprattutto “delle lastre di marmo instabili e per il layout della Nuvola”; per la rigenerazione e conduzione dei parchi e del laghetto sono previsti investimenti di oltre 40 milioni di euro. La determinazione della Corte dei Conti è stata inviata ai presidenti del Senato e della Camera dei Deputati.