Economia
Europee, la Borsa non brinda: Milano negativa, tonfo di Parigi. Euro ai minimi
Lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi apre a 138 punti dopo l'esito delle elezioni Europee
Borse europee in deciso calo dopo l'elezioni Ue
I mercati europei vacillano e l'euro arretra dopo l'esito delle elezioni europee che ha alimentato l'incertezza politica nell'area consegnando la vittoria ai partiti di estrema destra e provocando in alcuni casi terremoti politici, come in Francia. Il presidente francese Emmanuel Macron ha deciso di sciogliere l’Assemblea Nazionale e ha chiesto un voto anticipato a seguito della vittoria schiacciante del partito di estrema destra di Marine Le Pen.
Il listino di Parigi è il peggiore in Europa e cede oltre il 2%, appesantito dal settore bancario. Francoforte arretra di oltre l'1% e Londra segna una flessione dello 0,46%. Milano lascia sul terreno l'1,03%. Inizio di settimana per lo più negativo anche per le piazze asiatiche, in una seduta a ranghi ridotti in cui sono rimaste chiuse per festività Shanghai, Hong Kong, Sydney e Tapei.
L'Ftse Mib cede lo 0,70%, a 34.416 punti.
Nei primi scambi l'indice Cac 40 di Parigi cede il 2,17% a 7.827,91 punti, il Dax 30 di Francoforte arretra dello 0,72% a 18.422,55 punti, l'Ftse 100 di Londra segna una flessione dello 0,64% a 8.192,85 punti.
Titoli Stato: spread apre in rialzo dopo il voto Ue, tasso al 4%
Lo spread tra Btp e Bund sale in avvio di giornata dopo le elezioni europee. Il differenziale tra i due titoli di Stato a dieci anni si porta da 133 a 137,6 punti e il rendimento del decennale italiano sale sopra il 4 per cento mentre quello tedesco resta al 2,62 per cento.
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Moneta unica in ribasso dopo i risultati del voto Ue
Gli investitori guardano con attenzione anche alle valute, oltre che le Borse, in particolare all'euro, che ha subito un arretramento dopo le elezioni europee, scendendo ai minimi delle ultime quattro settimane. Una caduta dello 0,3% causata dall'aumento dell'incertezza politica in Europa. La richiesta di un'elezione anticipata da parte del presidente francese Emmanuel Macron, in risposta alla crescente popolarità del partito National Rally di Marine Le Pen, ha contribuito a ulteriori turbolenze politiche, mettendo sotto pressione l'euro. Quest'ultimo è stato anche influenzato dal rafforzamento del dollaro, seguito da solidi dati sull'occupazione negli Stati Uniti.