Economia

Ex Ilva, lo scontro con i vertici di Mittal. Il governo spegne l'impianto?

di Redazione Economia

L'azienda franco-indiana ostacola la decarbonizzazione e intanto l'acciaieria funziona al minimo. Il gruppo è in ginocchio, ricorso spropositato alla Cig

Ex Ilva, il governo continua a rimetterci soldi: situazione al limite

Torna d'attualità l'ex Ilva di Taranto, il presidente delle Acciaierie d'Italia Franco Bernabè si è rivolto tramite una lettera urgente a quattro ministri per chiedere - si legge sul Fatto Quotidiano - di dirimere uno scontro con il socio Arcelor Mittal, colosso globale della siderurgia, che rischia di aggravare in maniera irreversibile una situazione già drammatica. Nell'attesa di una risposta, la gestione di Mittal ha aumentato il ricorso alla Cassa integrazione lasciando di stucco i sindacati che hanno chiesto un tavolo urgente al ministero delle Imprese guidato da Adolfo Urso. Se va avanti così, sarà materia per gli storici dell’economia spiegare come l’Italia sia riuscita a perdere l’acciaio in meno di un decennio senza prendere una decisione, ma solo prendendo tempo.

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L'amministratrice delegata di Mittal Morselli ora - prosegue il Fatto - si oppone alla costruzione degli impianti di Dri Italia, la società di Invitalia, presieduta sempre da Bernabè, che dovrebbe produrre il famoso "pre-ridotto" (Direct Reduced Iron) che permette di colare acciaio con un forno ibrido elettrico, senza bruciare carbone. È il primo step del piano di decarbonizzazione dell'Ilva che si dovrebbe concludere in 10 anni con la completa elettrificazione dell’area a caldo. Vasto programma, si dirà, ma se non si parte la sfida è persa in partenza. Dopo tre anni al comando di Morselli, Ilva è in ginocchio. Nel 2017 produceva 5 milioni di tonnellate di acciaio, il 2022 si è chiuso con 3 milioni, stessa cifra su cui si viaggia nel 2023, a fronte di un massimo di 6 milioni consentito dall'Autorizzazione integrata ambientale (Aia). Gli impianti procedono al minimo sindacale per non essere spenti mentre cresce esponenzialmente l'uso della Cig.