Economia
Fca, dividendi totali per 1,6 miliardi. Agnelli ricoperti d'oro da Elkann
Dopo il bilancio 2018, la cessione di Magneti Marelli e l'operazione Renault, gli Agnelli ricoperti d'oro da Elkann. Dopo un decennio di digiuno da cedole...
Non c’è che dire: un 2019 d’oro per gli azionisti Fca. Ben 5,5 miliardi di euro di dividendi, di cui 1,6 miliardi diretti alla famiglia Agnelli le cui azioni di Fiat-Chrysler Automobilies sono racchiuse nella holding Exor che ha in pancia il 28,98% del capitale (il 42,11% dei diritti di voto).
Fra ritorno alla distribuzione degli utili dopo un decennio, la cedola straordinaria staccata per l’operazione straordinaria di cessione di Magneti Marelli ai coreani di Calsonic Kansei Corporation e il nuovo dividendo straordinario per pareggiare le capitalizzazioni di mercato fra Fca e Renault, è quanto il colosso automobilistico italo-americano distribuirà quest’anno ai soci che, ovviamente, non potranno che ringraziare la coppia formata dal presidente John Elkann e il Ceo Mike Manley per la trasformazione societaria portata avanti da Fca.
Facendo i calcoli, infatti, fra tre giorni andranno in pagamento gli 0,65 euro per azione di devidendo ordinario per l’esercizio di bilancio 2018, cedole che in termini di monte-dividendo è pari complessivamente a circa un miliardo di euro. A cui però vanno aggiunti i due miliardi, sempre complessivi, di cedola straordinaria legata alla cessione della ex controllata Magneti Marelli.
Se poi si considera anche la cedola distribuita (2,5 miliardi di euro) e legata all’alleanza con la casa automobilistica francese funzionale a riequilibrare i pesi dei due gruppi nell'ambito della fusione (17,75 miliardi di capitalizzazione per Fca venerdì sera contro i 15 miliardi di Renault), il monte complessivo dividendi arriva a 5,5 miliardi.
Exor quindi porterà nelle casseforti della famiglia Agnelli 1,6 miliardi complessivi. Non male, dopo un decennio di digiuno. Se poi a questo, infine si aggiunge il flusso di dividendi aggiuntivo di 250 milioni di euro se lo spin-off della controllata Comau (con la conseguente distribuzione delle azioni) non dovesse essere realizzato e quello futuro che il terzo gruppo mondiale dell'auto porterà in dote a regime, a Torino hanno di che festeggiare.
@andreadeugeni