Economia
Fca, nuovo contratto di lavoro negli Usa. Manley a capo dell'Acea
Mentre restano sullo sfondo le incertezze della causa miliardaria con General Motors e il contenzioso con il fisco italiano, Fiat Chrysler procede spedita verso l’obiettivo di firmare entro l’anno il memorandum of understanding (MoU) con la francese Peugeot per dare vita al quarto gruppo mondiale dell’auto.
La società guidata da Mike Manley e presieduta da John Elkann ha appena firmato il nuovo contratto collettivo di lavoro con il sindacato americano Uaw che riguarda oltre 47 mila lavoratori nei 22 stabilimenti Fca e in 17 centri di distribuzione Mopar. Un accordo quadriennale approvato dal referendum tra i lavoratori con il 71% di sì che si basa sull'impegno a far crescere le attività negli Stati Uniti con investimenti per 9 miliardi di dollari e la creazione di 7.900 posti di lavoro (tra nuovi e stabilizzati). Step che la Borsa ha accolto molto positivamente premiando il titolo Fca con rialzi di quasi due punti e mezzo percentuali (prezzo di 13,19 euro), nonostante i rischi futuri di esborsi di cassa che nel caso del contenzioso con GM sul vecchio contratto di lavoro potrebbero arrivare secondo alcuni analisti fino a 15 miliardi di dollari (richiesta di risarcimento danni).
"Non abbiamo elementi a sufficienza per dire se le condizioni siano in linea con le assunzioni del business plan presentato a giugno 2018”, hanno commentato riguardo al nuovo contratto a stelle e strisce gli analisti di Equita Sim, sottolineando però che, “in ogni caso, la sua approvazione è un elemento indispensabile per agevolare la definizione del memorandum of understanding per la fusione con Psa entro fine anno”. Nel dettaglio 4,5 miliardi di investimenti sosterranno, tra le altre cose, la produzione di modelli elettrici, di due nuovi veicoli Jeep e la nuova generazione del Grand Cherokee.
Fca creerà così 6.500 nuovi posti di lavoro negli impianti nel Michigan, di cui 5 mila nella città di Detroit. Gli altri 4,5 miliardi saranno utilizzati per migliorare e aggiornare prodotti e processi negli stabilimenti in Michigan, Ohio, Indiana e Illinois, creando così altri 1.400 posti. "Non saremmo la società che siamo oggi senza il contributo dei nostri lavoratori rappresentati dalla Uaw. Questo contratto riconosce e premia la loro dedizione nell'aiutarci a raggiungere questo successo”, ha commentato Mark Stewart, direttore operativo di Fca North America. Che ha aggiunto: “Siamo felici di aver raggiunto un nuovo accordo che ci consente di continuare a creare posti di lavoro ben retribuiti e rappresentati dall Uaw, a costruire famiglie forti, a investire nelle nostre comunità e a offrire veicoli eccezionali ai nostri clienti”.
Intanto, in vista delle nozze con Psa, Fiat Chrysler ha adottato una nuova organizzazione globale per accelerare il lancio di nuovi modelli e le innovazioni di prodotto. I vertici aziendali hanno, infatti, deciso di creare la struttura Product Development (Sviluppo del prodotto), affidandone la guida all'attuale chief technical officer Harald Wester. Struttura che sarà operativa già dal prossimo anno.
Infine, come accadde in passato anche per Sergio Marchionne, Manley è stato nominato presidente dell’Acea, l’associazione dei costruttori automobilistici europei. La designazione è arrivata dal Cda della Confindustria dei gruppi delle quattro ruote del Vecchio Continente, il cui presidente fino ad ora è stato il numero uno di Psa, Carlos Tavares, che ha ricoperto il ruolo per due mandati. "L'obiettivo è quello di assumere un ruolo guida nel trasformare la mobilità in modo da mettere al primo posto il consumatore. Allo stesso tempo, vogliamo rimanere competitivi e resilienti a livello globale", ha spiegato Manley.
@andreadeugeni