Economia

Fca ora guarda all'Estremo Oriente: Geely, Great Wall, Chery e Tata

Luca Spoldi

Dopo il no di Parigi, Fca può provare a guardare ad Est. I nomi più probabili? Geely o Tata. Ecco perché

Se gli eredi Agnelli proveranno a costruire un’alleanza basata sulla reciproca conoscenza, per evitare nuove diffidenze  e delusioni come con Renault, la scelta potrebbe invece ricadere sull’indiana Tata Motors. Con la famiglia Tata, che nel 2004 ha rilevato i veicoli commerciali Daewoo e quatto anni dopo il produttore britannico Jaguar Land Rover, i rapporti sono consolidati da anni (Ratan Tata, ex presidente e principale azionista di Tata Group, è stato anche dal 2006 al 2012 nel Cda del gruppo italiano) e negli ultimi tempi si è parlato di un interesse di Tata per i veicoli commerciali Iveco. 

manley fca
 

I due gruppi avviarono già nel 2006 una joint-venture industriale che ha portato allo sviluppo dello stabilimento di Ranjangaon dove sono stati prodotti veicoli di entrambi i gruppi (per Fca i modelli Palio, Grande Punto, Linea e Avventura, poi Jeep Compass, per Tata Indica Vista e Indigo Manza) oltre che motori e trasmissioni Ftp (Fiat Powertrain Technologies) destinati a entrambi i produttori, da ultimo per il crossover Harrier, basato sulla piattaforma già usata dalla Jaguar E-Pace e dalla Land Rover Discovery Sport e motorizzato coi 2.0 multijet usati anche da Fiat e Jeep. Dopo aver provato a guardare ad Ovest, John Elkann potrebbe dunque provare a guardare ad Est, sperando che la politica non si metta di nuovo di traverso.