Economia

​​​​​​​Fca torna al dividendo di 1,1 mld. Fusione completa a fine 2020 o...

Ricavi e profitti in calo. Confermata la guidance per l'anno

Profitti a 2,7 miliardi di euro, in calo a due cifre, ma un quarto trimestre, quello in cui è stata siglata la fusione con Peugeot, con ricavi e utili in crescita che mettono le ali al titolo. Già in rialzo prima della pubblicazione dei conti, Fca accelera ulteriormente il passo e arriva a guadagnare più del 3% dopo i dati. La società ha confermato i target 2020 e, in particolare, ha chiuso il quarto trimestre con un utile netto in rialzo del 35% e ricavi in aumento dell'1%, sopra le attese. Nell'intero anno invece l'utile netto è calato del 19% a 2,7 miliardi e i ricavi sono scesi del 2% a 108,18 miliardi.

L'amministratore delegato Mike Manley ha sottolineato che "il 2019 è stato un anno storico per Fca", visto che il gruppo ha "continuato a creare valore per gli azionisti e ha intrapreso iniziative mirate alla crescita futura", in primis la fusione con Psa "che dovrebbe chiudersi alla fine del 2020 o all'inizio del 2021 e genererà sinergie che a regime sono stimate in circa 3,7 miliardi di euro su base annuale".

Nell'intero anno l'utile netto è calato del 19% a 2,7 miliardi e i ricavi sono scesi del 2% a 108,18 miliardi. L'utile netto adjusted è risultato pari a 4,297 miliardi (-9%), con l'earning per share diluito adjusted parte a 2,73 euro (-9%). Il cash flow delle attività operative è salito del 14% a 10,77 miliardi, quando il free cash flow industriale si è attestato a 2,113 miliardi di euro. L'ebit adjusted risulta pressochè stabile a 6,7 miliardi, con margine al 6,2%, in crescita di 10 punti base. 

Il 2019 ha segnato per Fca il ritorno al pagamento di un dividendo ordinario. La cedola da 1,1 miliardi di euro, che sara' pagata in primavera, sara' sottoposta all'approvazione dell'assemblea il prossimo 16 aprile. Inoltre, nelle slide sui conti 2019 del gruppo automobilistico, si ricorda che nel corso dell'anno e' stata completata la vendita di Magneti Marelli a Calsonic Kansei per 5,8 miliardi di euro e questa operazione permette un dividendo straordinario per gli azionisti di Fca pari a un importo complessivo di 2 miliardi di euro. 

Le consegne globali complessive (comprese le joint venture non consolidate) sono state pari a 4.418.000 veicoli, in calo del 9% sul 2018, principalmente per la riduzione degli stock presso la rete di vendita in Nord America, le minori consegne della Joint venture cinese e, nell'area Emea, le iniziative sui canali di vendita e l'uscita di produzione di alcuni modelli.

Per quanto riguarda i risultati nelle diverse aree geografiche, nel 2019 in Nord America le consegne sono scese del 9% a 2,401 milioni di unità, principalmente per effetto della disciplina sullo stock presso la rete di vendita, con ricavi netti saliti a 73,357 miliardi di euro, un ebit adjusted record a 6,69 miliardi (+7%) e margine al 9,1% (+50 punti base). Nell'area Emea le consegne complessive sono scese dell'8% a 1,272 milioni e quelle consolidate del 9% a 1,199 milioni.

I ricavi sono calati del 10% a 20,571 miliardi di euro con ebit adjusted negativo per 6 milioni. Nell'area Apac, le consegne complessive sono scese del 29% a 149mila unita', principalmente per effetto dei minori volumi della jv cinese. In calo del 10% le consegne consolidate a 76mila unita'. I ricavi 2019 dell'area sono comunque saliti del 4% a 2,814 miliardi di euro, con un favorevole mix di prodotti e l'effetto prezzi positivo. L'ebit adjusted e' stato pero' negativo per 36 milioni di euro.

Nell'area Latam, le consegne sono scese a 577mila unità, dove la crescita in Brasile ha in parte compensato il calo in altri mercati, specialmente in Argentina. I ricavi netti sono saliti del 4% a 8,461 miliardi, l'ebit adjusted e' salito del 40% a 501 milioni e il margine di 150 punti base al 5,9%. Infine, Maserati ha registrato un calo delle consegne del 45% a 19.300 unità, i ricavi sono scesi del 40% a 1,6 miliardi di euro, l'ebit adjusted e' stato negativo per 199 milioni.