Economia

Fca, via libera da Macron. Borsa, boom del Lingotto (+8%) e Renault (+12%)

Fca annuncia: presentata proposta per fusione con Renault. "Nessuna chiusura di stabilimenti"

Borsa: Fca (+8%) e Renault (+12%) festeggiano la proposta di nozze

La proposta di Fca per una fusione paritaria con Renault ha messo le ali ai titoli del gruppo automobilistico a Piazza Affari. Fca ha chiuso le contrattazioni in rialzo del 7,98% a 12,37 euro, anche se sotto il massimo di giornata, toccato in avvio a 13,688 euro, quando e' balzata anche di oltre il 19%. Trascinata al rialzo la controllante Exor, che ha terminato la seduta con un progresso del 6,12% a 59,98 euro, con un massimo intraday a 63,14 euro, anche grazie alla prospettiva di una extra cedola pre-fusione di 1,60 euro per azione. Buona la risposta anche del mercato per Renault (+12,09% a 56,03 euro, con un massimo a 58,33 euro) alla Borsa di Parigi. Dopo le indiscrezioni stampa trapelate nel fine settimana, questa mattina Fca ha annunciato di aver inviato al cda di Renault una lettera non vincolante proponendo una aggregazione delle rispettive attivita' nella forma della fusione 50/50. L'aggregazione verrebbe effettuata come operazione di fusione sotto una capogruppo olandese, detenuta per il 50% da azionisti di Fca e per il 50% dagli azionisti di Groupe Renault. Il cda di Renault ha deciso di valutare 'con interesse l'opportunita'', in una operazione definita 'amichevole'. Dalla fusione tra Fca e Renault nascerebbe la terza societa' automotive a livello mondiale, con la possibilita' di realizzare sinergie per 5 miliardi di euro. La societa' risultante venderebbe annualmente circa 8,7 milioni di veicoli. Inoltre, sulla base dei risultati 2018, i ricavi sarebbero quasi di 170 miliardi di euro con un utile operativo di oltre 10 miliardi di euro e un utile netto di oltre 8 miliardi di euro. Stando a quanto appreso, Fca si aspetta una risposta per avviare il processo di fusione a breve, magari gia' entro una settimana, con la procedura che poi, secondo quanto indicato dall'ad di Fca, Mike Manley, in una lettera ai dipendenti, dovrebbe durare circa un anno. Per la governance, la proposta prevede un cda a 11 membri, con una maggioranza di indipendenti e con un numero uguale di consiglieri (4 ciascuna) in rappresentanza di Fca e Renault, piu' uno designato da Nissan, cui si aggiungono il presidente e l'amministratore delegato. Una delle ipotesi circolate e' quella di attribuire la presidenza a John Elkann, attuale presidente di Fca, con un ruolo esecutivo affidato a Jean-Dominique Senard, attuale presidente di Renault. Tuttavia, la questione e' ancora al vaglio e le discussioni su questo punto sono aperte. Il governo francese, azionista di Renault con il 15,01% del capitale e il 28,6% dei diritti di voto, si e' detto 'favorevole' al progetto di fusione, come ha dichiarato la portavoce Sibeth Ndiaye alla BmfTv. Uno dei nodi da sciogliere e' il ruolo di Nissan. Il gruppo giapponese ha il 15% di Renault (senza diritti di voto), che a sua volta detiene il 43,4% del capitale di Nissan. Le due societa' sono legate attraverso una alleanza che coinvolge anche Mitsubishi. Nella nota con cui annuncia l'operazione, Fca ha specificato che 'la proposta si concentra su di una aggregazione tra Fca e Groupe Renault' ma 'Fca e' impaziente - quale parte di una unica azienda con Groupe Renault -, di lavorare con le societa' partner dell'Alleanza di Groupe Renault alla ricerca dei modi in cui creare ulteriore valore per tutti i membri dell'Alleanza'. Un cda di Nissan e' fissato per domani e il gruppo nipponico potrebbe gia' dare qualche indicazione sulla sua posizione in merito alla proposta di Fca a Renault. Intanto, si aspetta la fissazione di un nuovo cda della casa francese, con il governo d'Oltralpe che dovra' valutare la posizione del socio del Sol Levante. Una delle ipotesi circolate e' quella di Nissan socia al 7,5% della nuova societa' nata dalla fusione tra Fca e Renault, una partecipazione con diritti di voto, mentre ora il 15% e' stato sterilizzato. 

Fca: governo Francia favorevole a fusione con Renault

Il governo francese è "favorevole" e "incoraggia" la fusione tra Fca e Renault, anche se aspetta di conoscerne tutte le condizioni. Lo ha detto il portavoce del governo francese Sibeth Ndiaye, secondo quanto riporta Bloomberg. La fusione promuoverebbe "la sovranita' economica" dell'Europa, dove "abbiamo bisogno di giganti". Ndiaye ha ricordato che la scorsa settimana il ministro dell'Economia francese, Bruno Le Maire, ha incontrato il presidente di Renault, Jean-Dominique Senard, per parlare dell'operazione.

Fusione Fca-Renault, c'è la proposta. "Nessuna chiusura di stabilimenti"

Fca presenta una proposta per una importante fusione alla pari con Groupe Renault per creare uno dei principali gruppi automobilistici al mondo. E' quanto si dice in una nota appena diffusa. La società risultante dalla fusione, spiega la nota, " sarà detenuta per il 50% dagli azionisti di Fca e per il 50% dagli azionisti di Groupe Renault, una struttura di governance paritetica e una maggioranza di consiglieri indipendenti". La fusione porterà alla nascita del terzo più grande Original Equipment Manufacturer (OEM) con 8,7 milioni di veicoli venduti e una forte presenza di mercato nelle regioni e nei segmenti chiave. Il portafoglio di marchi ampio e complementare fornirebbe una copertura completa del mercato, dal segmento luxury fino al mainstream. La società risultante diventerebbe "un leader mondiale nel settore automobilistico in rapida evoluzione con un forte posizionamento nelle nuove tecnologie inclusi i veicoli elettrici e quelli a guida autonoma".

Fiat Chrysler Automobiles ha inviato in data odierna una lettera non vincolante al Consiglio di Amministrazione di Groupe Renault proponendo una aggregazione delle rispettive attività nella forma della fusione 50/50. La proposta di Fca, si dice in una nota, "fa seguito a iniziali dialoghi operativi tra le due società per identificare prodotti e ambiti geografici in cui si potrebbe collaborare, in particolar modo nello sviluppo e nella commercializzazione di nuove tecnologie. Tali dialoghi hanno chiarito che una più ampia collaborazione tramite una aggregazione migliorerebbe sostanzialmente l’efficienza del capitale e la velocità nello sviluppo dei prodotti".

"Il razionale dell’aggregazione - si dice ancora - è anche rafforzato dal bisogno di prendere decisioni coraggiose per cogliere su larga scala le opportunità che si sono create nel settore automobilistico in campi come la connettività, l'elettrico e i veicoli a guida autonoma". L’aggregazione proposta creerebbe uno dei principali produttori di auto al mondo in termini di fatturato, volumi, redditività e tecnologia a beneficio dei rispettivi azionisti e degli stakeholder delle società. La società risultante, infatti, "venderebbe annualmente circa 8,7 milioni di veicoli, sarebbe un leader mondiale nelle tecnologie EV, nei marchi premium, nei SUV, nei pickup e nei veicoli commerciali e avrebbe una più ampia e più bilanciata presenza globale rispetto a quella che ciascuna società ha da sola".

Fca: fusione con Renault, nessuna chiusura stabilimenti

La fusione di Fca con Renault "non comportera' nessuna chiusura di stabilimenti". Lo si legge nella nota con cui Fca annuncia l'operazione.

Fca: prima fusione Renault si vaglia spin off Comau

Prima del completamento della fusione con Renault saranno distribuite agli azionisti di Fca le azioni Comau oppure un dividendo aggiuntivo di 250 milioni di euro "se lo spin off di Comau non dovesse avere corso", si legge nella nota di Fca.

Fca: Borghi (Lega), niente scherzi da Francia o interverremo

Avverte che occorre "guardare con un occhio preciso all'interesse nazionale" e che la fusione Fca-Renault non deve diventare "la scusa per fare scherzi". Claudio Borghi guarda Oltralpe e, intervistato a La7, segnala che "c'è questa piccola anomalia che è la partecipazione del 15% dello Stato in Renault". Il presidente della commissione Bilancio della Camera torna al dossier Stx per rilevare che "Macron ha fatto un utilizzo piuttosto pregiudicato dello Stato" e assicura, l'esponente della Lega, che "staremo attenti che quello che sia un patrimonio italiano venga valorizzato, altrimenti - promette - interverremo". 

Fca: con Renaul oltre 5 mld di sinergie run-rate annuali

Fca è "impaziente - quale partner di una unica azienda con Groupe Renault - di lavorare con le società partner dell'Alleanza di Groupe Renault alla ricerca dei modi in cui creare ulteriore valore per tutti i membri dell'Alleanza". Così si sottolinea nella nota, che aggiunge: "La fusione di Fca e Groupe Renault insieme con i partner Nissan e Mitsubishi sarebbe la più grande alleanza OEM al mondo vendendo più di 15 milioni di veicoli annui. Le ulteriori sinergie derivanti dalla fusione che dovrebbero maturare per Nissan e Mitsubishi semplicemente per la loro appartenenza all' Alleanza - si precisa - sono stimate in un valore intorno ad 1 miliardo incrementale su base annua". Secondo Fca, "l’aggregazione sarebbe molto vantaggiosa per gli azionisti di Fca e di Groupe Renault realizzando oltre 5 miliardi di euro stimati di sinergie run-rate annuali, incrementando le sinergie esistenti dell'Alleanza. Queste sinergie deriverebbero principalmente dalla convergenza delle piattaforme, dal consolidamento degli investimenti nei sistemi di propulsione e nell’elettrificazione e da economie di scala".