Economia
Finanza sostenibile, gli investimenti ESG sono in crescita
"Wealth-Tech e ESG investing": si è tenuto oggi in Bocconi il convegno sulla finanza sostenibile con i contributi dei top player del settore
Oggi, in Bocconi, il convegno sulle modalità degli investimenti ESG nel contesto dell’utilizzo delle nuove tecnologie nel wealth management. Guarda le interviste di Affaritaliani.it a Alessandro Varaldo, AD Banca Aletti, e Andrea Ragaini, Vice Direttore Generale Banca Generali.
Nel mondo, i criteri di investimento ESG sono applicati ad asset del valore complessivo superiore a 30.000 miliardi, pari a un terzo del prodotto interno lordo, ed esercitano un impatto significativo sui flussi di nuovi investimenti.
Il convegno di oggi ha analizzato le caratteristiche e le modalità dell’investimento ESG nel contesto dell’utilizzo delle nuove tecnologie nel wealth management, discutendone l’impatto sulle scelte degli investitori, i mercati e le scelte produttive. Hanno partecipato all’incontro, tra gli altri, Mario Nava, Direttore FISMA, Alessandro Varaldo, Amministratore Delegato Banca Aletti, Andrea Ragaini, Vice Direttore Generale Banca Generali.
In occasione del convegno sono stati presentati i risultati della ricerca condotta nell’ambito di Allfunds Academy e al termine sono stati assegnati gli Allfunds Award ai player che si sono distinti per l’eccellenza nelle dimensioni Social, Green, Innovation & technology, Value Added.
Maio Nava, Direttore FISMA, ha sottolineato come la “finanza abbia il compito di prendere dati esogeni e cercare attraverso strumenti di regolamentazione finanziaria di portare il suo contributo”. Sono tre principalmente i contributi che la finanza può portare: “a livello microeconomico, a livello macroeconomico e rispetto alla dimensione geo-politica. “Il posizionamento dell’Europa sulle questioni ESG è unico al mondo e quindi questo ci impone di essere dei leader”, ha affermato Nava.
I criteri di investimento ESG "non sono una moda – ha chiarito Andrea Ragaini, Vice Direttore Generale Banca Generali - L’industria della distribuzione finanziaria sta integrando la sostenibilità nel proprio modello di business. Come Banca Generali stiamo evidenziando gli aspetti degli investimenti ESG che aiutano a ridurre i rischi. Tante crisi si sarebbero potute intercettare e evitare con metriche ESG. Sviluppando offerta si può far capire agli investitori le opportunità interessanti nel mondo ESG. Oggi l’investitore italiano chiede investimenti ESG perché aiutano a raggiungere il suo fine e cioè a raggiungere il profitto".
"Gli investimenti ESG, gli investimenti sostenibili, hanno la caratteristica di avere al loro interno dei ricettori di rischio che analisi solo finanziarie non riescono a intercettare; quindi nel rapporto rischio-rendimento gli investimenti ESG danno valore all’investitore", ha detto ad Affaritaliani.it Andrea Ragaini, Vice Direttore Generale Banca Generali. "C’è una tendenza sempre più diffusa ad avere una grande attenzione all’ambiente e alle tematiche del sociale; Baca Generali è partita dalla tavola dei 17 obiettivi di sostenibilità per accompagnare il cliente dentro al mondo degli investimenti con una diversa modalità: non solo parametri finanziari di rischio rendimento, ma parametri di sostenibilità. Andiamo quindi a valutare che impatto può avere l’investimento finanziario su uno o più dei 17 obiettivi in modo molto fruibile”.
Ragaini ha poi sottolineato come le tematiche della sostenibilità siano al centro dell’attenzione; quella degli investimenti ESG si tratta quindi di una tendenza “che si rafforzerà nel corso del 2020 dopo aver avuto una accelerazione straordinaria nel corso del 2019”.
Anche secondo l’Amministratore Delegato di Banca Aletti, Alessandro Varaldo, il cliente oggi è molto più sensibile rispetto al passato riguardo alla tematica degli investimenti sostenibili.
Varaldo ha poi fatto il punto con Affaritliani.it sugli scenari legati a risparmio e investimenti che si prospettano per il 2020: “C’è il rischio di un rallentamento del contesto generale. Contesto che ha supportato il 2019 e che ha concesso agli investimenti obbligazionari e azionari di recuperare molto bene i disagi dei tre mesi più difficili del 2018, con una performance straordinaria e difficilmente ripetibile. Ritengo, tuttavia, che il 2020 possa essere un anno di grande soddisfazione per i risparmiatori, per via della crescita globale e di un’economia solida a livello mondiale, con gli USA che tengono, l’Asia che continua a fare da traino e l’Europa che fa più fatica ma per la quale è previsto un recupero parziale del rallentamento".
"Questo contesto si prospetta essere favorevole principalmente alla parte azionaria e al credito di qualità - ha continuato Varaldo. Gli investimenti vanno nella direzione di incrementare in maniera significativa la quota parte dedicata a tutto ciò che è ESG. Lo abbiamo visto ieri attraverso le dichiarazioni da una parte della Merkel a Davos, con la conferma da parte della Germania di investimenti volti alla protezione del Pianeta, e d’altra parte ci sono state anche le dichiarazioni della Lagard che dimostrano come sia importante anche per la Banca Centrale Europea rivedere i parametri della politica economica, tenendo in seria considerazione gli aspetti legati alla sostenibilità che oggi possono contare su un mercato crescente ma ancora di dimensioni ridotte e quindi con grandi potenzialità di crescita”.