Economia

Flat tax anche per i dipendenti, l’ipotesi sul tavolo: cos’è e come funziona

Il governo studia una nuova flat tax: tassa piatta del 15% sull’incrementale di reddito rispetto ai 3 anni precedenti. Di che cosa si tratta

Ma che tipi di effetti potrà portare la tassa piatta incrementale nelle tasche degli italiani? Uno studio di Leonzio Rizzo e Riccardo Secomandi pubblicato su lavoce.info ha effettuato una simulazione, ripresa dal Sole 24 Ore: "La simulazione utilizzando le retribuzioni contrattuali medie del 2021 di due categorie di dipendenti pubblici: dirigenti e impiegati. Il reddito medio per un dirigente pubblico è stato lo scorso anno di 69mila euro, quello di un impiegato di 28mila euro. Si ipotizza poi per il 2022 un incremento di reddito pari alla media storica degli ultimi tre anni, che corrisponde a 1.250 euro per il dirigente e a 100 euro per l'impiegato".

"L’Irpef netta calcolata con l'attuale sistema nel 2022 sui redditi incrementati, prosegue il quotidiano economico, risulta per il dirigente di 21.358 euro e per l'impiegato di 4.754 euro. Nel 2022, applicando il 15 per cento all'incremento di reddito annuale, il dirigente pagherebbe 21.008 euro e l'impiegato 4.734 euro. Quindi, per il dirigente la diminuzione di imposta è di 350 euro e per l'impiegato di 20 euro". Insomma, una diminuzione della pressione fiscale già piuttosto esigua, se si considera poi l'applicazione della flat tax solo a una "quota" dell'incremento del reddito.