Economia
Fmi, board rinnova la fiducia a Georgieva. Ma resta il colpo alla credibilità
I sospetti di manipolazione pro-Cina nel report Doing Business della Banca Mondiale
"La verità è che ho chiesto al team di controllare tre volte i risultati per garantire l'accuratezza, punto", ha detto. La Banca Mondiale ha cancellato il suo rapporto Doing Business dopo la pubblicazione dei risultati dell'indagine di WilmerHale. Le accuse contenute nel rapporto WilmerHale hanno diviso profondamente il comitato esecutivo dell'Fmi, i cui 24 direttori rappresentano collettivamente i 190 Paesi che hanno quote di proprietà nell'Fmi.
La versione degli eventi di Georgieva è stata sostenuta da Shanta Devarajan, il cui gruppo di economia dello sviluppo ha prodotto l'indice Doing Business, il quale ha detto che Georgieva era stata chiara nelle sue istruzioni per non compromettere l'integrità del rapporto. Da allora Devarajan si è ritirato dalla Banca Mondiale ed è professore alla Georgetown University. Molti Paesi sono stati pronti ad accettare la versione degli eventi di Georgieva, specialmente dopo che Devarajan, ben noto a molti dei direttori, ha parlato pubblicamente in suo sostegno.
Il Tesoro degli Stati Uniti, tuttavia, ha spinto per una revisione più approfondita delle accuse, stimolato in parte dalle pressioni del Congresso. I legislatori di entrambe le parti, tra cui i massimi esponenti democratico e repubblicano della Commissione per le Relazioni estere del Senato, hanno scritto lettere al Tesoro e all'amministrazione Biden chiedendo ulteriori indagini. Sebbene i risultati del rapporto e le conseguenti ricadute non siano costate il lavoro a Georgieva, hanno danneggiato la credibilità sia dell'Fmi che della Banca mondiale.