Economia
Fmi, ora è ufficiale: Christine Lagarde si candida per un altro mandato
Dopo le mezze ammissioni di ieri al World Economic Forum di Davos, oggi è arrivata la conferma ufficiale: la francese Christine Lagarde correrà per un nuovo mandato come direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, di cui è a capo dal 2011. "Si', mi candido per un secondomandato" ha detto Lagarde su France 2, subito dopo l'apertura del processo di designazione da arte dell'istituto. Lo aveva preannunciato anche il quotidiano economico francese 'Le Figaro' sul suo sito, ricordando come le candidature dovranno essere depositate a partire da oggi e fino al prossimo 10 febbraio.
L'obiettivo del consiglio di amministrazione del Fondo è quello di arrivare a una designazione finale entro il prossimo 3 marzo. La candidatura della Lagarde ha - prima ancora di essere ufficializzata - ottenuto importanti sostegni. La sua Francia, ma anche Gran Bretagna, Germania e Spagna si sono espresse ieri ufficialmente a favore di un Lagarde bis al vertice dell’istituzione con sede a Washington. In un briefing con la stampa al World economic forum di Davos, il premier francese Manuel Valls ha manifestato il proprio sostegno all’attuale capo del fondo. E, ha fatto sapere una fonte ufficiale del ministero dell’Economia a Madrid, anche la Spagna appogg erà la candidatura di Lagarde per un secondo mandato come direttrice generale.
Anche "la Germania accoglie con favore il rinnovo della candidatura di Christine Lagarde", ha annunciato il ministro delle Finanze Wolfgang Schäuble, per cui l’ex responsabile francese dell’Economia "è stata una manager in grado di attraversare le difficoltà con successo e accortezza nel diffici le periodo dell a cris i finanziaria".
La nuova candidatura di Lagarde ha infine ricevuto il via libera anche dalla Gran Bretagna con il cancelliere dello Scacchiere, George Osborne, che ha affermato: "Christine ha la visione, l’energia e l’acume per contribuire a guidare l’economia globale il prossimo anno". Il Fondo prevede di terminare entro il 3 marzo il processo per la selezione del prossimo direttore generale. A scegliere saranno i 188 Paesi membri, ognuno con il suo peso, ma secondo una sorta di regola tacita agli europei spetta indicare il vertice del Fmi e agli americani la presidenza della Banca mondiale. Questi ultimi, pur non sbilanci andosi, sembrano essere favorevoli a un Lagarde bis.
Il segretario al Tesoro Usa ha espresso "grande stima" nei confronti dell’attuale vertice. A questo punto la strada verso la riconferma sembra in discesa, nonostante il rinvio a giudizio della stessa Lagarde in Francia per una presunta negligenza nel caso dell’arbitrato tra Bernard Tapie e il Credit Lyonnais quando lei era ministro. Accuse respinte da Lagarde, che ha ricevuto il sostegno del board del Fondo e ha sostenuto a riguardo di avere "sempre lavorato nell’interesse" del proprio Paese. Finora l’ex ministro risulta essere l’unica candidata (anche se non ufficiale), a meno di sorprese soprattutto sul fronte dei Paesi emergenti.