Economia
Fondazione Intesa Sanpaolo per il diritto allo studio: 4 le ragazze vincitrici
Consegnate le borse di studio per progetti di ricerca in materie umanistiche: impegno che Fondazione Intesa Sanpaolo conferma per il secondo anno consecutivo
La Fondazione Intesa Sanpaolo Onlus ha consegnato stamani quattro borse di studio agli studenti che daranno vita a dottorati e progetti di ricerca in materie umanistiche, per un ammontare complessivo di 280.000 euro.
Nata nel 2008, La Fondazione Intesa Sanpaolo Onlus è uno dei pilastri del sistema integrato di welfare del gruppo Intesa Sanpaolo ed opera con finalità di contrasto al disagio economico e sociale in assistenza ai dipendenti in stato di difficoltà, con borse di studio e di dottorato per giovani meritevoli e con attività di sostegno ad enti e progetti dedicati alla solidarietà verso le persone bisognose. Nel corso del 2018 ha deliberato interventi relativi all’attività istituzionale per 2,5 milioni di euro, di cui 400mila euro destinati a dipendenti, pensionati e loro familiari in situazione di svantaggio, 1 milione di euro con borse di studio e dottorato a favore di studenti meritevoli e 1,1 milioni di euro per progetti benefici per i più bisognosi, come il sostegno a mense per i poveri e dormitori per indigenti.
Nell’ambito del diritto allo studio universitario e di alta formazione, sono 74 le iniziative promosse dalla Fondazione nei dieci anni di attività. Ne hanno beneficiato oltre 1.900 giovani di 42 università su tutto il territorio nazionale, per un importo complessivo di oltre 4,2 milioni di euro.
La seconda edizione
Nel mese di luglio scorso, la Commissione presieduta dal presidente della Fondazione, e composta da Ferruccio de Bortoli, Giancarlo Lacchin, Elena Pontiggia ed Elena Salem, ha selezionato i quattro progetti vincitori, tra i 67 presentati da 32 università statali italiane.
Si tratta di percorsi finalizzati a valorizzare, promuovere e comunicare il patrimonio culturale italiano e la sua interconnessione con la cultura europea. Due specifici progetti sono dedicati alla educazione alla legalità e alla lotta all’antisemitismo e al pregiudizio.
Le singole università hanno quindi identificato gli studenti in possesso dei requisiti reddituali e di merito richiesti, ai quali è stato assegnato l’importo di 70.000 euro per ciascuna borsa di studio. I dottorati e i progetti di ricerca in materie umanistiche si articoleranno in un periodo di tre anni, a decorrere dall’A.A. 2018-2019, in cui i laureati proseguiranno la loro ricerca, mediante studi e pubblicazioni.
L’iniziativa è giunta alla sua seconda edizione. L’anno scorso sono stati avviati i primi 5 dottorati in materie umanistiche, con la consegna da parte della Fondazione Intesa Sanpaolo Onlus delle borse di studio alle Università di Padova, Camerino, Tor Vergata, Cassino e della Basilicata, per progetti destinati alla tutela e alla salvaguardia del territorio e alla promozione dei diritti umani.
Anche per il prossimo ciclo di studi, A.A. 2019/2020, il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Intesa Sanpaolo Onlus ha stanziato un ulteriore contributo di 375.000 euro per garantire ad altri studenti un percorso di alta formazione nell’ambito delle materie umanistiche.
Il Presidente della Fondazione Intesa Sanpaolo Onlus, Claudio Angelo Graziano, ai microfoni di Affaritaliani.it ha dichiarato: “In dieci anni di attività, abbiamo stanziato oltre 4,2 milioni di euro per il diritto allo studio universitario e la ricerca post-universitaria, con il coinvolgimento e la collaborazione di 42 atenei statali italiani che, da nord e sud d’Italia, hanno fattivamente contribuito al buon fine delle 74 iniziative bandite. Siamo convinti che investire nella formazione universitaria e nell’alta formazione dei giovani, significhi investire sul futuro del nostro Paese. In particolare, con il sostegno ai dottorati e ai progetti di ricerca in materie umanistiche, a partire dallo scorso anno abbiamo voluto dare un segnale di attenzione nei confronti della ricchezza della nostra cultura umanistica, che oltre ad essere una grande eredità, può costituire anche opportunità di crescita e sviluppo”. E la Fondazione non si ferma qui. Graziano ha, infatti, confermato un incremento degli investimenti per i prossimi anni a cominciare da 375.000 euro del 2019.
I progetti premiati
Sono 4 ragazze le vincitrici delle borse di studio.
Dott.ssa Marta Rustioni dell’Università degli Studi di Palermo sulla dinamica dei sistemi e il patrimonio culturale. Il dottorato mira a formare studiosi in grado di sostenere le più avanzate sfide negli ambiti degli studi culturali europei, della ricerca archeologica e delle scienze storiche, della valorizzazione e comunicazione del patrimonio culturale, tali da condurre alla formulazione di politiche "sostenibili", nel tempo e nello spazio; promuove percorsi di indagine sul patrimonio e le eredità culturali, prepara agli studi sulle società multiculturali e multietniche approfondendo aspetti della produzione letteraria ed artistica, dell'identità culturale nonché delle tematiche connesse alla teoria e alla storia della cultura europea sia antiche che moderne. Ad Affaritaliani.it la vincitrice della borsa di studio Marta Rusconi ha commentato: “Il mio progetto di ricerca mira a studiare la recezione del patrimonio omerico all’interno di un poeta poco studiato indagando come egli ha ripreso e rielaborato il patrimonio letterario epico a lui precedente. Ringrazio Intesa Sanpaolo per la preziosissima opportunità di portare avanti i miei studi e la mia passione”.
Dott.ssa Khadra Abdelmaksoud dell’Università la Sapienza Roma su antisemitismo e pregiudizio, origini ed evoluzioni in età moderna e contemporanea, nel contesto euro-mediterraneo. Il progetto di ricerca promuove l’approfondimento dei temi delle identità nazionali e dei conseguenti problemi di integrazione socio-culturale tra popoli, culture, tradizioni, religioni e istituzioni dell'Europa, con un approccio storico e interdisciplinare che va, ad esempio, dall’antisemitismo nazista all’antisionismo islamico. Queste prospettive di studio sono particolarmente importanti per la comprensione e le tendenze di fenomeni di razzismo contemporaneo. Anche Khadra è stata molto contenta e ad Affaritaliani.it ha detto: “Ringrazio Fondazione Intesa Sanpaolo per questa opportunità che mi permette di continuare il dottorato realizzando il mio sogno. La Fondazione sostiene il mio progetto di ricerca sul tema dell’antisemitismo nell’area mediterranea con l’obiettivo di stimolare i fattori che portano al dialogo interreligioso e alla pace nel mondo”.
Dott.ssa Valeria Biasco dell’Università degli studi di Milano sulla criminalità organizzata. Il percorso di dottorato punta a esplorare la storia del grande impegno educativo collettivo del nostro Paese, per coglierne virtù e debolezze e prospettare nuove strade. Lo scopo, infatti, è quello di contribuire a sviluppare, a partire dalle scuole, più efficaci filoni pedagogici orientati alla promozione di uno spirito pubblico avanzato, capace di sconfiggere la cultura della corruzione e della mentalità mafiosa, avviando la formazione di nuovi specialisti dell’educazione, per vincere la sfida con familismo amorale e culture clientelari.
Dott.ssa Ilaria Guadagnoli dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata sulla rete di servizi e di accoglienza inerenti alla Via Francigena. Il progetto intende fornire opportunità di valorizzazione del percorso della Via Francigena, quale grande Itinerario Culturale, da Roma a Brindisi (con l'aspirazione di estendere tale opportunità sino a Gerusalemme), e rappresenta un'occasione di sviluppo dal punto di vista socio-economico, per il Mezzogiorno e per il sistema Paese. Il dottorato riguarda, tra l’altro, la valorizzazione dei centri minori e dell'attrattività turistica, con il coinvolgimento e la partecipazione delle comunità locali e il coordinamento delle diverse organizzazioni del territorio.