Economia

Forbes. La top ten dei milionari mandati in prigione nel mondo e in Usa.

Daniele Rosa

In testa a tutti Joaquìn Guzman Loera, conosciuto come ‘El Chapo’

Anche i ricchi piangono (soprattutto se hanno poco o tanto da farsi perdonare dalla giustizia), verrebbe da dire leggendo la classifica realizzata dalla rivista americana Forbes dei 10 (ed oltre) personaggi multimilionari che sono stati o sono ancora in prigione. Qualcuno è ancora presente nella lista, qualcuno no, ma tutti sono degni di nota.

Vari i delitti di cui si sono macchiati ma tutti restano uniti da un unico fil-rouge, quello dei milioni di dollari. Fortune che hanno mantenuto anche dopo la sentenza o gli anni di galera, fortune che hanno perso, o fortune che godranno solo gli eredi dato che le pene sono, a volte, di due ergastoli a testa.

In testa a questa particolare lista il narcotrafficante ‘El Chapo’ Guzman, messicano leader del famoso cartello di Sinaloa, fuggito dalla galera un paio di volte ma ora in pianta stabile nel penitenziario di massima sicurezza di Florence nel Colorado, una sorta di nuova Alcatraz.

Condannato a ‘cadena perpetua’ (termine spagnolo che suona più terrificante del nostro ergastolo), per aver, secondo il tribunale di New York ,riempito l’America di droga. Non si fatica a crederlo se si pensa che gli sono stati sequestrati beni per oltre 12700 milioni di dollari.

Forbes. La lista dei dieci milionari incarcerati negli Stati Uniti

La giustizia americana lo considera il criminale più noto dei tempi moderni. Capace di fughe rocambolesche: con un carro della lavanderia la prima volta, attraverso un tunnel costruito ad hoc di un chilometro e mezzo, la seconda volta.

Con partner come le FARC ( l’esercito rivoluzionario colombiano) e il Cartello della Valle del Nord ha trasferito negli States centinaia di tonnellate di cocaina con sottomarini, fuoribordo e barche. Come spesso succede ai capi mafiosi e ai narcotrafficanti è stato preso a casa sua, in Sinaloa, ed estradato.

Due magnati russi famosi come MiKhail Khodorkovsky e Platon Lebedev. Entrambi hanno passato in carcere dieci anni.

Il primo, molto conosciuto a livello politico come oppositore di Putin, venne arrestato con il suo socio per evasione di imposte.

Sono usciti dopo quasi dieci anni, passati ai lavori forzati in Siberia, grazie ad un indulto del Presidente russo.

Altro detenuto eccellente Allen Stanford, presidente e direttore esecutivo della Stanford Financial. Il manager, condannato a 110 anni di galera, è stato giudicato colpevole di diversi reati, dal riciclaggio di denaro per circa 7000 milioni di dollari, frode e ostruzione alla giustizia. I certificati di deposito uscivano dalla sua banca nel paradiso fiscale di Antigua.

Forbes. La lista dei dieci milionari incarcerati negli Stati Uniti

Altro nome eccellente nella lista, Raj Rajaratnam, fondatore del Gruppo Galleon, una compagnia di copertura di New York. Arrestato dal FBI per insider trading e altre varie imputazioni. 8 anni di carcere, una multa da 10 milioni dollari e il sequestro di altri 50 milioni.

E nella lista anche Thomas Kwok condannato, pur dichiaratosi innocente, per tangenti a tre anni.Il manager, copresidente di un’impresa di investimenti immobiliari, la Sun Hung Kai Properties, è stimato da Forbes come possessore di una fortuna di 2100 milioni di dollari.

Jay Y. Lee può’ vantare un patrimonio di 7000 milioni di dollari e 11 mesi di prigione.

Nel 2017 come vicepresidente della Samsung Electronics è stato condannato in Corea del Nord per tangenti stimate a 38 milioni di dollari pagate negli Stati Uniti. Il tutto per avere il via libera alla fusione tra Samsung C&T e le Industrie Cheil.Si è sempre dichiarato non colpevole.

Due anni invece passati in carcere per Michael Milken, un uomo da 3700 milioni di dollari, per aver violato la legge sui titoli finanziari e sulle imposte (evase).Poca galera ma interdizione a vita per l’attività in Borsa.

S. Curtis Johnson, solo tre mesi di prigione,e una fortuna di 4000 milioni dollari. Qui l’accusa è di aggressione sessuale di quarto grado( lieve ) e condotta incontrollata durante un litigio casuale.

Alfred Taubman, morto da cinque anni, aveva una fortuna di 3100 milioni di dollari e si è fatto nove mesi di prigione per aver manipolato le aste di Sotheby’s e violando le leggi americane antimonopolio. Anche lui si era dichiarato innocente.

Un dato è certo, per chi non lo avesse del tutto compreso perché troppo abituato alla lentezza e morbidezza della giustizia italiana, negli States nemmeno i ricchi possono troppo scherzare con un sistema che, pur con errori, funziona appieno ed è veloce nel giudizio.