FSI compra il 27% di Cedacri - Affaritaliani.it

Economia

FSI compra il 27% di Cedacri

 

Fsi ha sottoscritto attraverso Fsi MidMarket Growth Equity Fund, un contratto vincolante per l'acquisto di una partecipazione di minoranza di Cedacri, la terza piattaforma di backend bancario in Italia. Al perfezionamento dell'operazione, il capitale di Cedacri risultera' detenuto per il 27% da Fsi e per il restante 73% da alcune delle banche attualmente presenti nel capitale di della stessa Cedacri, che includono 14 istituti di credito fra cui, come azionisti con quote superiori al 3% del capitale, ci sono Banca Mediolanum, Cassa di Risparmio di Asti, Banco di Desio e della Brianza, Banca Popolare di Bari, Unipol Banca, Cassa di Risparmio di Bolzano, Banca del Piemonte e Credem.

L'investimento non prevede il ricorso a indebitamento finanziario da parte di Cedacri che vantava un fatturato di circa 275 milioni di euro nel 2016 e quasi 1500 dipendenti. La struttura dell'operazione - si legge in una nota - consente all'azienda di mantenere l'adeguata flessibilita' finanziaria per il perseguimento del piano di sviluppo, sia per via organica che per linee esterne. L'investimento di Fsi, inoltre, semplifica la governance e mette Cedacri in condizione per una possibile futura quotazione. "L'investimento di Fsi, in partnership con le banche azioniste di Cedacri, e' guidato dalla prospettiva di crescita di una societa' italiana leader nel settore Fintech. Cedacri presenta significative potenzialita' di sviluppo guidate da innovazione, aumento della scala e consolidamento di settore. Il team di FSI ha gia' investito e operato con successo nel settore Fintech e ritiene che l'investimento possa avere caratteristiche simili alla storia di successo di SIA", ha commentato Maurizio Tamagnini, amministratore delegato di Fsi.