Economia
Generali, rumors: per il post-Greco spunta l'ipotesi doppio Ceo

Un doppio amministratore delegato, una soluzione che sfrutterebbe l'ottima reputazione di cui godono i due manager presso il mercato e che garantirebbe i soci (e il mercato stesso) sulla realizzazione del piano industriale in contunuità con la gestione Greco. Mentre il titolo incappa nella terza seduta consecutiva in calo a Piazza Affari, tra le ipotesi di lavoro per il rinnovo dei vertici di Generali, dopo l'uscita del Ceo Mario Greco, ci sarebbe secondo alcuni rumors anche quella di un doppio amministratore delegato, coppia di vertice vedrebbe in corsa il numero uno di Generali Italia, Philippe Donnet e il chief financial officer di Generali, Alberto Minali.
C'è un precedente di questo tipo nella storia del Leone alato: nel 2002, ai tempi della presidenza del francese Antoine Bernheim, Sergio Balbinot aveva assunto infatti la carica di amministratore delegato insieme a Giovanni Perissinotto. Governance che la compagnia assicurativa aveva adottato fino al 2011. Sia Donnet sia Minali sono due manager di fiducia di Mario Greco, fortemente voluti dal group Ceo (che potrebbe uscire dal gruppo prima della scadenza di fine aprile per andare a guidare Zurich) a cui ha affidato il complesso processo di ristrutturazione del business in Italia, al primo e la quadratura dei conti nella sfidante era dei tassi a zero, al secondo.
I due manager garantirebbero i soci sulla (definita tale da tutti) priorità e cioè la continuità del piano (presentato a maggio dello scorso anno a Londra) di trasformare le Generali nella prima compagnia di Europa. Ieri a Mediobanca si è tenuto un primo summit tra Alberto Nagel, Lorenzo Pellicioli e Gabriele Galateri per affrontare il tema chiave della successione. Se, come sembra, la volontà è quella di confermare l'ambizioso piano la figura di Philippe Donnet, tanto piu' se affiancata da Alberto Minali, potrebbe essere infatti l'opzione che metterebbe d'accordo tutti. Anche se su Donnet, secondo altri rumors, permangono le perplessità di alcuni soci che vedono il Ceo di Generali Italia troppo vicino all'anima francese di Mediobanca.
Con l'assemblea di approvazione del bilancio scade l'intero board e quindi andrà definito un nuovo equilibrio all'interno del board. La volontà è di mantenere salda la poltrona del presidente ma molto dipenderà da quale sara' la scelta finale sul ceo e da come verrà gestita questa delicatissima fase di transizione.