Economia

Sorpresa: il cartaceo piace ancora, ma i giornali spariscono nelle isole

di Redazione Mediatech

Rispetto alla media del 66% del Nord e a quella del 57% del Sud, nelle Isole la penetrazione della lettura si attesta al 40,8%

Giornali, ecco quanti italiani hanno letto quotidiani, settimanali e mensili. I dati Audipress 

In un mondo digitalmente connesso, la lettura tradizionale di quotidiani e periodici su carta o in formato digitale replica non mostra segni di arretramento in Italia. Secondo i dati più recenti forniti da Audipress per l'anno mobile che va da maggio 2023 ad aprile 2024, un impressionante 60,5% della popolazione adulta italiana, pari a 31,6 milioni di individui, ha ammesso di aver letto o sfogliato almeno un titolo stampa negli ultimi 30 giorni. Questo dato mantiene la continuità con l'edizione precedente, sottolineando una stabile attrazione verso i media stampati.

Lettori fedeli in tutte le fasce d'età

Analizzando più da vicino i profili demografici dei lettori di stampa, emerge che le tendenze di lettura rimangono consistenti sia tra gli uomini (62,8%) che tra le donne (58,2%). La distribuzione attraverso le diverse fasce d'età mostra un leggero declino nella più giovane, con il 57,2% dei 14-24enni, ma è più elevata nella fascia di età 25-44 anni (58,6%) e raggiunge il picco nei 45enni e oltre (61,9%).

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Geografia della lettura

Dal punto di vista geografico, il Nord-Ovest (65,3%), il Nord-Est (68,4%) e il Centro (59,9%) d'Italia dominano per quanto riguarda la penetrazione della lettura. Al contrario, il Sud (57,8%) e le Isole (40,8%) si posizionano leggermente sotto la media nazionale. Interessante notare come la lettura cresca significativamente nei centri urbani, specialmente in quelli con una popolazione tra i 100.000 e i 250.000 abitanti (68,9%) e nei centri più grandi (62,9%).

Il digitale continua a crescere

Nonostante il tradizionale attaccamento alla carta stampata, la versione digitale replica dei titoli stampa non sta certo a guardare. Con 7,4 milioni di lettori, un aumento di 127.000 rispetto all'anno precedente, il digitale segna una crescita complessiva dell’1,7%. Questo incremento è visibile sia tra gli uomini che le donne e, in particolare, tra gli individui di 45 anni e oltre, con un salto del 3,5%.

I quotidiani: una lettura regolare e abitudinaria

I quotidiani continuano a mantenere il loro fascino, con 11,4 milioni di individui che ne leggono almeno una copia su carta o digitale replica nel giorno medio, totalizzando 17 milioni e 37 mila letture. La maggioranza dei lettori di quotidiani è di sesso maschile (62%), soprattutto di età superiore ai 55 anni (48,7%) e con un livello di istruzione medio-alto (64,4%). La frequenza di lettura rimane alta, con il 58,2% che li legge da 4 a 7 giorni alla settimana.

I settimanali: più popolari tra le donne

Per quanto riguarda i settimanali, registrano 8,4 milioni di lettori su carta e/o digitale replica negli ultimi 7 giorni, con una composizione socio-demografica che vede una predominanza femminile (67,2%). La fascia d'età più rappresentata è quella degli over 55 (49,8%), seguita dai lettori tra i 35 e i 54 anni. Anche per i settimanali, le abitudini di consumo dimostrano di essere radicate e regolari.

In sintesi, malgrado la crescente onnipresenza del digitale in tutte le sue forme, l'attaccamento degli italiani alla stampa, sia cartacea che digitale replica, non solo rimane saldo ma continua a riflettere una varietà di abitudini di lettura attraverso diverse fasce d'età, sessi e regioni geografiche. Un quadro che sottolinea la vitalità di un medium che molti avevano troppo frettolosamente dato per spacciato.

Nel mondo della lettura a periodicità mensile, l'ultimo rilevamento da parte di Audipress 2024/I lascia intravedere una situazione di solidità, con 8 milioni di aficionados che si dedicano alla lettura di almeno una testata nell'arco degli ultimi 30 giorni. In questo scenario, emergono dati interessanti riguardanti sia il comportamento del pubblico che le preferenze di consumo, delineando un quadro abbastanza equilibrato che riflette le dinamiche di un settore in continua evoluzione.

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Equilibrio demografico e incremento digitale

L'analisi demografica dei lettori dei mensili mostra un equilibrio tra uomini (45,5%) e donne (54,5%), con una distribuzione trasversale anche per quanto riguarda le fasce d'età. Notabile è il dato relativo al grado di istruzione, con quasi la metà dei lettori (47,1%) che possiede un diploma di scuola media superiore. Il segmento digitale, in particolare, registra un incremento dell'1,9%, con quasi 2 milioni di lettori che si orientano verso la copia digitale replica, confermando una tendenza alla digitalizzazione della lettura che si affianca alle modalità tradizionali.

Modelli di consumo e propensione all'acquisto

Sullo sfondo di 12 milioni 34 mila letture registrate negli ultimi 30 giorni, emerge un modello di consumo caratterizzato da una media frequenza di lettura, con il 44,2% dei lettori che sfoglia da 4 a 8 numeri in 12 mesi. Significativa è pure la propensione all'acquisto diretto, con il 72,9% delle copie lette che vengono acquistate individualmente, da un familiare o tramite abbonamento. Questo indica una base di utenti leali e impegnati, che non solo mostrano un apprezzamento per i contenuti di qualità ma anche una volontà di supportare direttamente le proprie testate preferite.

Analisi e prospettive del comparto editoriale

Il bilancio tracciato da Audipress sottolinea la stabilità del settore dei mensili, evidenziando come, nonostante le inevitabili trasformazioni legate all'avanzare del digitale e ai cambiamenti nelle abitudini dei consumatori, il mercato mantenga una sua robustezza. L'espressione di fiducia da parte del pubblico, insieme a una graduale adattabilità e alla valorizzazione dell'offerta editoriale, suggerisce che il legame con la lettura di qualità rimane un pilastro centrale, capace di resistere e adattarsi ai cambiamenti in corso.

In conclusione, se da una parte i numeri confermano un leggero spostamento verso il digitale, dall’altra rivelano come il piacere della lettura e la fedeltà alle testate preferite non vengano meno, ma si evolvano in forme nuove, testimoniando la vitalità di un comparto che continua a giocare un ruolo chiave nell'informazione e nella formazione culturale dei lettori.