Economia
Governo, Di Maio si vendica per Sace: si riapre subito la partita delle nomine
Il M5S vuole cambiare i vertici delle società pubbliche. Bernabè verso Eni, Carta per Leonardo
Governo, Di Maio si vendica per Sace: si riapre la partita delle nomine subito
L'emergenza Coronavirus in Italia prosegue senza sosta, il governo è concentrato sulla crisi che ormai travolge il Paese e sulle contromisure per affrontare la malattia, ma una questione politica resta sul tavolo, quella delle nomine ai vertici delle società pubbliche partecipate. Lo scontro tra Gualtieri e Di Maio su Sace, la società che dovrà garantire le aziende per i prestiti di denaro per far ripartire l'economia ha lasciato strascichi e adesso si riapre il totonomi per le poltrone, con i grillini che spingono per cambiare i vertici fin da subito. Di Maio da quel giorno ha alzato il tiro: "Va bene mantenere gli attuali amministratori delle aziende partecipate, ma sono tutti vicini al centrosinistra, a questo punto vogliamo nostri uomini alle presidenze", è stata la rivendicazione.
Ne è scaturita una battaglia sotto traccia non di poco conto, - si legge su Repubblica - nelle stanze di compensazione di Palazzo Chigi, anche perché le assemblee delle società che dovrebbero eleggere i nuovi presidenti sono convocate in gran parte per fine aprile.Alcune già la prossima settimana. Il Movimento 5 Stelle pensa di rispolverare Franco Bernabé per la Presidenza dell’Eni, azienda che ha già guidato da amministratore delegato dal 1993 al 1998. Lascerebbe così il suo posto Emma Marcegaglia. Ma in corsa per il cane a sei zampe c’è anche l’ex capo della Polizia Gianni De Gennaro, presidente dal 2013 di Leonardo: la società di alta tecnologia specializzata nei settori strategici della difesa e della sicurezza. Comparto delicatissimo, che potrebbe passare nelle mani di Luciano Carta, generale di Corpo d’armata della Guardia di Finanza dal 2018 direttore dell’Aise, l’Agenzia per la sicurezza esterna. Tassello sul quale, com’è prevedibile, il premier Conte vorrà dire la sua.
Per la presidenza di Poste - prosegue Repubblica - i renziani vedrebbero bene l’attuale presidente di Enav Nicola Maione. Ma sono i grillini a sognare su larga scala. Stefano Donnarumma, oggi manager di Acea, l’azienda romana dell’energia, potrebbe approdare all’apice di Terna. Sull’intera giostra incombe il vincolo delle quote rosa. Ecco perché la presidente di Enel, Maria Patrizia Grieco, potrebbe mantenere la presidenza Enel. Il risiko è appena entrato nel vivo.