Governo, Patuanelli: "Superbonus 110% strutturale. No al Mes, non è adatto" - Affaritaliani.it

Economia

Governo, Patuanelli: "Superbonus 110% strutturale. No al Mes, non è adatto"

Il ministro dello Sviluppo Economico parla anche di rete unica: "Non è detto che Telecom avrà la maggioranza.E cancelleremo la legge Gasparri del 2004 sulle Tv"

Governo, Patuanelli: "Superbonus 110% strutturale. No al Mes, non è adatto"

Stefano Patuanelli analizza a tutto campo i temi caldi della politica. Il ministro per lo Sviluppo Economico anticipa che l'ecobonus diventerà strutturale. “Il superbonus al 110 per cento sulle ristrutturazioni edilizie, - spiega alla Stampa - tutto il pacchetto per l'innovazione e il trasferimento tecnologico, la decontribuzione per il lavoro dipendente: abbiamo approvato misure importanti che renderemo strutturali". All’obiezione di Confindustria secondo cui il Decreto di Ferragosto è assistenzialista, risponde: “Confindustria sa che i decreti di questi mesi sono serviti a tamponare difficoltà enormi”. Prosegue Patuanelli: “Stiamo ragionando su un'estensione della misura ai dipendenti delle aziende del Nord e uno sconto fiscale al cento per cento sugli utili reinvestiti”. E alla richiesta di giustificare come saranno finanziate queste misure che appaiono costose, risponde: “In parte con il Recovery Fund europeo”. Ed “entro la primavera del 2021 potremo avere il dieci per cento dei progetti finanziati. Il resto nella seconda parte dell'anno o nel 2022”, assicura, aggiungendo che “il piano di metà ottobre sarà completo, e programmerà tutto l'ammontare a nostra disposizione”.

Sul Mes Patuanelli chiarisce: “Continuo a ritenere - prosegue alla Stampa - che i fondi del Mes non siano lo strumento più adatto per noi. Vedremo come evolverà la situazione. Per il momento mi concentrerei su come sfruttare al meglio l'opportunità del Recovery Fund”. Infine Patuanelli parla anche del “"rafforzamento del sistema produttivo" spiegandone il significato: “Da un lato – dice – vogliamo sostenere chi vuol fare investimenti e riportare produzioni delocalizzate, il cosiddetto reshoring. Dall'altra consentire un miglior accesso al credito aiutando la ricapitalizzazione delle imprese. Stiamo studiando interventi ‘verticali’ sulle filiere, come quella dell'aerospazio, per Leonardo e le aziende minori dell'indotto.

Sulla rete unica, Patuanelli precisa: "Della questione - spiega alla Stampa - discuteremo con Bruxelles. Il progetto è una società che non si occupi solo di fibra, ma anche di 5G, cloud, i cosiddetti server di prossimità. E sarà aperta a tutti. Telecom si è riservata di tenere il 50,1 per cento, ma non è detto che ciò alla fine avvenga. Una cosa è certa: la gestione della società sarà a trazione pubblica e la missione di essere neutrale. Avverrà grazie al combinato disposto tra le modalità di diritto di voto e il limite di sette consiglieri a Telecom". Sulla questione delle Tv, con la Corte di Giustizia Europea che ha dato ragione a Vivendì nella vicenda della scalata a Mediaset, Patuanelli precisa: "Leggeremo il dispositivo della Corte, che a questo punto ci porterà a modificare il Testo unico delle radiocomunicazioni, la legge Gasparri del 2004".