Economia
Governo, più soldi ai lavoratori in lockdown. Dl ristori bis da 2 miliardi
Il Tesoro studia un decreto Ristori-bis per dare più indennità nelle Regioni che saranno in zona rossa, con chiusure obbligate
Governo, più soldi per i lavoratori in lockdown
Il governo sta per prendere la decisione finale sul nuovo Dpcm, che dividerà l'Italia in tre fasce. Dalla prima, in cui le restrizioni ci saranno ma limitate ad un coprifuoco ad orario stabilito, alla terza, in cui si andrà verso una chiusura quasi completa (zona rossa), con conseguenti pesanti divieti e chiusure forzate di negozi e attività commerciali. Si parla di un nuovo decreto Ristori che dovrebbe sfiorare i 2 miliardi, come apprende l'Adnkronos, e che andrebbe ad aggiungersi al “Ristori-uno”, varato all’inizio della scorsa settimana per un totale di oltre 5 miliardi. L’obiettivo, è quello di varare il Ristori-bis in contemporanea, o subito dopo, con il nuovo Dpcm di rafforzamento del lockdown.
"Stiamo lavorando a un nuovo decreto ristori. Cercheremo di aprire un confronto anche con le forze d'opposizione, in maniera preventiva e anche nel percorso di discussioneparlamentare", ha annunciato in mattinata il viceministro dell'Economia, Antonio Misiani, ad Agorà, secondo quanto si legge in un tweet della trasmissione.
I lavori del ministero dell'Economia sul decreto sono andati avanti nella notte, con l'obiettivo di varare il decreto a stretto giro dal Dpcm, quasi in parallelo. Le risorse verrebbero reperite tra i saldi della Nadef ( 1 miliardo di euro) e altri avanzi di bilancio 2020, con un balzo in avanti della dotazione finale rispetto al miliardo e mezzo ipotizzato all'origine. Al Mef si lavora dunque per suddividere i codici Ateco, viene spiegato dalle stesse fonti, in relazione alle regioni, così da procedere con i ristori nelle aree più colpite, quelle che subiranno un lockdown quasi totale. Non ci sarebbe invece sul tavolo, al momento, un nuovo scostamento di bilancio. La sfida principale, che vede impegnato anche il Mise, è quella di mettere a terra un meccanismo flessibile e differenziato che si adatti a tutte le variabili: zone rosse-filiere colpite, una mappatura non statica ma soggetta all'evoluzione del contagio.
Il compito del nuovo provvedimento - aggiunge Repubblica - è potenziare le percentuali di aiuti per le regioni sottoposte alla chiusura totale: in questo caso si agirebbe incrementando gli aiuti per bar, ristoranti, palestre, alberghi, cinema, taxi, gelaterie e pasticcerie per ora sottoposti a semplice chiusure parziali e a tutte le attività commerciali. Le sovvenzioni si allargherebbero, anche a tutte le altre categorie rimaste fuori dal Ristori- no: si sta studiando infatti di far entrare tra i settori sovvenzionati, nelle Regioni sottoposte al blocco totale, anche coloro che beneficiarono degli aiuti di aprile e maggio con il decreto “Rilancio” quando con contributi dai 600 ai 1.000 euro furono coperte almeno 12 tipologie professionali (dal reddito di emergenza, al precariato, ai professionisti, alle imprese artigiane e industriali).