Economia
Grecia, solo raffinazione e navi. La dracma sarebbe un disastro. Ecco perché

Per questo motivo, dunque, il ritorno alla dracma non sarebbe assolutamente un toccasana per il Pil attraverso la leva dell'export...
"Esatto e bisogna tenere in considerazione anche l'altra faccia della medaglia. Come l'Italia, infatti, la Grecia è un Paese che importa molto. Anzi, Atene importa tutto e non le conviene assolutamente adottare una nuova valuta o l'opzione della doppia moneta o, ancora, la soluzione Montenegro, perché tutte queste nuove configurazioni peggiorerebbero sicuramente la situazione dei greci".
Perché già prima dell'insediamento del governo Tsipras e nel semestre successivo la situazione economica è tornata ad avvitarsi? Sono state solo l'incertezza e la mancanza di fiducia che hanno fatto deteriorare la congiuntura, o c'è altro?
"C'è stata una riduzione degli investimenti interni ed esteri. Una chiusura dei depositi bancari che prosegue da mesi e poi una contrazione dei consumi e della domanda interna. L'uscita dall'euro è lo scenario assolutamente da evitare. Confido nella responsabilità non solo dei politici greci, ma anche dei leader degli altri Paesi europei".