Grecia: Varoufakis e la moglie aggrediti dagli anarchici ad Atene - Affaritaliani.it

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Grecia: Varoufakis e la moglie aggrediti dagli anarchici ad Atene

Il ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis e sua moglie, Danae Stratou sono stati presi di mira da un gruppo di circa 30 anarchici ieri sera mentre stavano cenando in un ristorante nel centro di Atene. Gli anarchici sono entrati nel ristorante e hanno tirato bottiglie contro la coppia, che aveva finito di cenare con un gruppo di amici in un locale del quartiere Exarchia, che è un tipico luogo di ritrovo dei gruppi di estrema sinistra. Non c'e' stato nessun ferito e il ministro ha preferito non far intervenire la polizia. Gli anarchici hanno gridato al ministro di andarsene dalla "loro area" e poi sono usciti dal locale aspettandolo di fuori. Lo stesso Varoufakis in un comunicato ha spiegato la dinamica dell'incidente, senza però entrare nel merito dell'attacco. Il ministro ha detto che sua moglie ha bloccato l'attacco.

"Mi hanno raggiunto per pochi secondi, senza però picchiarla", poi "sono usciti continuando a gridare e minacciare, aspettandoci fuori da ristorante". Secondo il ministro gli anarchici erano intenzionati a metterlo in imbarazzo, piuttosto che insultarlo. "Ho iniziato a dialogare con loro - spiega il ministro nel comunicato - dicendogli che intendevo ascoltare le loro ragioni, anche se questo avesse voluto dire che avrei rischiato di essere picchiato. Dopo 15 minuti di colloqui tesi ma non violenti gli spiriti si sono calmati".

“Non è stato un episodio organizzato – ha continuato – né un tassello della politica di degradazione nei miei confronti in corso in questi giorni. Ma mi importa dire una cosa: per quanta paura e ribrezzo provochi l’uso della violenza, la risposta all’aggressività di questa gente non può essere né la ritirata né l’uso della repressione”.

L’incidente – come ha descritto lo stesso Varoufakis – è avvenuto attorno a mezzanotte, al termine del quale l'esponente del governo Tsipras si è allontanato con la moglie in moto. “Gli avvenimenti di ieri sera mi hanno fatto di nuovo riflettere su alcuni aspetti della vita di Exarchia dove ho vissuto dal 2000 al 2006 – ha concluso il ministro – ma ora non è il momento di parlarne”. Stamane era già al lavoro regolarmente. Sul tavolo lo scudo fiscale per il rimpatrio degli 80 miliardi di euro greci parcheggiati nelle banche svizzere. Con la certezza che malgrado il ridimensionamento del suo ruolo nei negoziati con la ex Troika, all’Eurogruppo dell’11 maggio sarà ancora lui a guidare la delegazione del paese.