Economia
"Inflazione difficile da battere: i tassi saliranno". La mazzata di Jp Morgan
Jamie Dimon, presidente e ceo di JP Morgan Chase: "La corsa ai prezzi sarà difficile da battere". Ecco perchè
“Il problema più grave che il mondo sta affrontando è la situazione in Ucraina. La crisi umanitaria, i rischi associati alla guerra, il ricatto nucleare legato al conflitto. La guerra in Ucraina avrà effetti su disponibilità e prezzi di petrolio, gas, beni alimentari e su problematiche quali la fame e le migrazioni che al momento non possiamo comprendere fino in fondo e che emergeranno in un futuro più lontano. La guerra in Ucraina è seria. Per quanto io sia un ottimista di natura, il mio istinto mi dice di essere cauto”. Lo dichiara Jamie Dimon, presidente e ceo di JP Morgan Chase, in un'intervista al 'Sole 24 Ore'.
E la guerra in Ucraina, rileva Dimon, sta influenzando anche “il rapporto tra Usa e Cina, che è la relazione più importante, quella di cui vedremo l’impatto per i prossimi 100 anni. Dobbiamo dialogare con la Cina. Ci sono seri problemi relativi alla sicurezza nazionale sui quali avremmo dovuto concentraci prima. È arrivato il momento di superare il passato, e di occuparci del futuro. Ci sono anche questioni relative a pratiche commerciali sleali: la Cina sta usando le aziende statali per conquistare tutti i settori, come ai tempi del vecchio mercantilismo? Allora dobbiamo negoziare pratiche commerciali eque. Serve una strategia economica globale oltre alla diplomazia”.
Quanto alle relazioni con la Russia, il ceo di JP Morgan afferma che “il mondo avrebbe dovuto imparare la lezione. Spesso le persone si aggrappano a un falso senso di sicurezza. Ma questo ora è finito. Per sempre. Questa è la lezione. Ciò non significa che dovremmo avere rapporti ostili con i nostri vicini. Se guardiamo indietro, se la Nato avesse fatto quello che doveva fare, se ci fosse stata una risposta a quanto accaduto in Crimea, forse non sarebbe successo ciò che poi è accaduto. Sono stati commessi errori. Ma ora dobbiamo capire il da farsi per andare oltre. Serve una leadership politica forte e matura. Ne abbiamo bisogno da parte degli Stati Uniti e dell’Europa”.