Economia
Il dollaro forte frena Puma: utili -30% e profit warning
Il Puma rallenta la sua corsa. Il marchio sportivo del colosso Kering ha infatti chiuso il primo trimestre 2015 con utili in calo del 30,3% a 24,8 milioni di euro. Colpa soprattutto dei tassi di cambio sfavorevoli, ovvero del dollaro sempre più forte, ma anche degli investimenti nei segmenti marketing, information technology e retail.
Bene le vendite, cresciute del 13,2% a 821,4 milioni di euro. Il gruppo di Herzogenaurach è stato anche costretto a rivedere al ribasso la guidance per l'intero esercizio, stimando un ebit tra gli 80 e i 100 milioni di euro e l'utile è visto in calo del 37%.
Intanto la casa madre si organizza e nomina Todd Hymel ceo della divisione action sports brands del gruppo. Una posizione creata ex novo. Il manager 41enne, il cui incarico parte dal primo luglio, si occuperà di gestire le performance mondiali dei brand sportivi del gruppo tra cui Puma, Volcom ed Electric.
Hymel, che riporterà al group managing director Jean-François Palus, è approdato in Kering nel 2008 come deputy director of mergers & acquisitions. In seguito è diventato coo della divisione sport e lifestyle di Kering e tre anni fa è entrato nel board di Puma.