Economia

Il reportage su Tirreno Power

La storia di Tirreno Power diventa protagonista di un reportage che ricostruisce una vicenda a cavallo tra economia e cronaca

La reputazione di Tirreno Power,  colpita dal procedimento penale, è stata ricostruita grazie a una serie di risultati, fra cui in primis il successo del programma di reindustrializzazione del sito di Vado Ligure. Il reportage sulla storia dell'azienda.

Non più tardi di tre anni fa, Tirreno Power era considerata un caso aziendale di difficile soluzione, da alcuni definita addirittura una “mini-ILVA”. 

Il settore termoelettrico era attraversato da una perdurante contrazione senza segni tangibili di ripresa e la Società aveva dichiarato, nel 2013, il default di un debito delle dimensioni di 900 milioni di euro.

Ad oggi, il riscatto:

vado ligure
Tirreno Power: il riscatto

A inizio 2014, a seguito di un procedimento penale avviato su denuncia di alcune associazioni ambientaliste per disastro ambientale e sanitario, la centrale a carbone di Vado Ligure, unico asset della società a garantire un flusso di cassa stabile, veniva posta sotto sequestro giudiziario e molti amministratori e manager della società venivano indagati.

A fine 2015 la società ha concluso l’accordo di ristrutturazione del debito, e successivamente ha attuato una profonda ridefinizione degli assetti industriali (uscita definitiva dalla produzione a carbone) e organizzativi (riduzione di più del 50% degli organici rispetto all’assetto pre-crisi) secondo un percorso di risanamento disegnato per dare un futuro e una prospettiva di sviluppo sostenibile all’Azienda.

Tutti gli obiettivi operativi ed economico-finanziari concordati con le banche sono stati rispettati e la Società è tornata in utile nel 2018, con un anno di anticipo rispetto al piano.