Iliad, ciclone sulle tariffe di Tim-Vodafone. Così Niel rivoluziona il mercato
L’imprenditore francese genero di Bernard Arnault con Free (Ilead) ha quasi il 20% del mercato della telefonia in Francia, in Italia punta al 25% tramite offert
Niel infine è considerato il più importante business angel francese, avendo investito in decine di startup attraverso il suo fondo Kima Ventures (che mediamente annuncia dai 2 ai 3 nuovi investimenti a settimana, in tutto il mondo) e più di recente tramite Station F, il più grande incubatore al mondo, aperto lo scorso anno a Parigi con un investimento da 250 milioni di euro a cui hanno contribuito Facebook, Microsoft e Vente Privèe e dotato di 3 mila postazioni per startupper, 60 sale riunioni e un auditorium di 370 posti. Come dire che Niel ha una potenza di fuoco sulla carta superiore a quella di Silvio Berlusconi (8,2 miliardi di dollari di patrimonio) e l’esperienza per rivoluzionare il mercato italiano della telefonia mobile, dopo che in Francia negli ultimi sette anni i ricavi medi per utente sono già calati del 40% per i gestori mobili.
Non sarà un caso che, quasi a bruciare sul tempo le mosse del rivale, anche Telecom Italia-Tim ha lanciato lo scorso anno il proprio Mvno “low cost” (Kena Mobile), che Vodafone stia valutando di fare altrettanto e che Fastweb abbia incrementato gli sforzi per spingere la propria offerta mobile e “triple play”. I giocatori hanno ormai disposto in campo le loro squadre, la partita può iniziare.
Luca Spoldi