Economia

Ilva, Mordeglia (Danieli): "C02 giù del 65% al 2025. Ecco il forno a idrogeno"

di Andrea Deugeni

Da subito la CO2, oggi generata da altoforno, si ridurrebbe del 65% e raggiungerebbe il livello zero con il totale impiego di idrogeno. La tecnologia Energiron

E i costi? “Oggi, si utilizza il metano perché è più conveniente e impatta meno sul conto economico. Per essere venduto, l’acciaio deve essere anche competitivo sul mercato e impiegando totalmente gas, Taranto riuscirebbe a realizzare l’acciaio allo stesso costo dei grandi produttori bresciani del Nord Italia. Per milione di tonnellata prodotta occorre un investimento di 700-800 milioni inclusivi di forno digitale. Investimento che sale a un miliardo se si decide di usare anche una porzione di idrogeno”, spiega ancora Mordeglia. Che poi, ricordando come “con tre nuovi impianti si riuscirebbe a coprirebbe tutta la produzione di Taranto, di almeo 7 milioni di tonnellate all’anno”, quantifica anche in sei anni, al 2027, il periodo per raggiungere il target delle emissioni di anidride carbonica meno che dimezzate, rispetto al livello attuale.

“Partendo con la sostituzione di un modulo, in grado di fornire 2,5 milioni di tonnellate subito per aggiungerne altre 2,5 al 2026 ed arrivare in tutto a 5 milioni, si può partire subito con la sostituzione di due moduli su tre, per non lasciare ferma la fabbrica e tutelare il lavoro”, dice. “Per la costruzione-installazione ci vorrebbero due anni e mezzo a impianto, ma nel 2025 si potrebbero già dimezzare le emissioni, utilizzando solo il metano. Inoltre, catturando la CO2 eccedente e iniziando a iniettare anche idrogeno al 2025 si potrebbero alzare la sforbiciata a oltre il 65%", aggiunge ancora il capo di Danieli Automation. Che conclude: “Sono impianti che in 7-8 anni ripagano totalmente l’investimento iniziale”. Basta solo decidere di partire. 

@andreadeugeni