Economia

Imu, mazzata ai padroni di case di lusso. Rincari a doppia cifra

di Redazione Economia

Molti proprietari dovranno prestare attenzione al saldo di dicembre. I rincari più evidenti a Loano, in Liguria

Imu, rincari a doppia cifra: ecco per chi. Mazzata ai padroni di case di lusso.

Agli sgoccioli la scadenza per l'acconto dell'Imu, attesa per lunedì 17 giugno. Nel dettaglio, per questo pagamento non verranno applicate le variazioni in aumento già deliberate per l'anno in corso. Tuttavia, alcuni Comuni hanno già deciso di modificare le aliquote, e questi aumenti saranno applicati al saldo di dicembre.

Come scrive il Sole 24 Ore, molti proprietari dovranno quindi prestare attenzione al saldo di dicembre, poiché l'importo dell'IMU potrebbe essere più elevato rispetto all'anno precedente. Una prima ricognizione delle delibere pubblicate sul sito del dipartimento delle Finanze mostra che molti Comuni hanno deciso di aumentare le aliquote IMU per il 2024. Questi aumenti, che saranno applicati al saldo di dicembre, faranno lievitare il conto finale dell'imposta per il 2024.

 

Belluno

● Da 0,86% a 0,91% fabbricati del gruppo D, tranne banche, supermercati e rurali che hanno aliquote specifiche

Cuneo

● Da 0,7% a 0,8% seconde case affittate a canone concordato Da 0,71% a 0,81% aree fabbricabili

Mantova

● Da 0,96 a 1,06% aree fabbricabili e terreni agricoli

Sassari

● Da 1,05 a 1,06% fabbricati del gruppo D (tranne D/1, D/2 e D/8 che hanno aliquote inferiori e D/5 che era già a 1,06%)
● Da 0,95 a 1,06% negozi, laboratori e magazzini
● Da 1,05 a 1,06% pertinenze

Taranto

Da 0,4% a 0,5% abitazioni principali di lusso (A/1, A/8 e A/9)

NON CAPOLUOGHI DI PROVINCIA

Empoli (Firenze)

● Da 0,87 a 1,06% l’aliquota ordinaria con variazione degli immobili a cui si applica
● Da 0,87 a 1,06% fabbricati produttivi gruppo D tranne le banche
● Da 0,99 a 1,03% case locate a canone libero, in comodato o sfitte

Ivrea (Torino)

● Da 0,575 a 0,58% immobili Iacp regolarmente assegnati
● Da 0,76 a 1,06% immobili nella core zone Unesco non ancora vincolati
● Da 1,01 a 1,06% banche (D/5) e centri commerciali (D/8)
● Da 1,01 a 1,06% per gli altri immobili posseduti da residenti nel Comune

Loano (Savona)

● Da 0,3 a 0,5% abitazioni principali di lusso
● Da 0,76% a 1,06% banche (D/5)
● Da 0,76% a 0,86% centri commerciali (D/8), alberghi (D/2)
● Da 0,64% a 0,86% affittacamere e residence
● Da 0,64% a 0,76% negozi e sedi di attività artigiane produttive o commerciali

Varazze (Savona)

● Da 0,4% a 0,6% abitazioni principali di lusso
● Da 0,76% a 1,06% fabbricati produttivi del gruppo D tranne gli alberghi (che restano a 0,6%)
● Da 1,03% a 1,06% seconde case a disposizione
● Da 0,76% a 1,06% aliquota ordinaria

 

Come scrive il Sole 24 Ore, alcuni comuni italiani stanno aumentando l'IMU sulle abitazioni di lusso e sulle aree fabbricabili.

Abitazioni di lusso

A Taranto, Loano e Varazze, l'aliquota IMU sulle abitazioni principali di lusso (categorie catastali A/1, A/8 e A/9) è stata portata allo 0,5%, il livello base previsto dalla legge. Questo riguarda ville, castelli e abitazioni signorili. Si tratta di un aumento rispetto agli anni precedenti, ma va ricordato che per queste abitazioni è prevista una detrazione di 200 euro.

Aree fabbricabili

A Cuneo e Mantova, l'IMU sulle aree fabbricabili è stata aumentata dello 0,1%.

Immobili produttivi

Molti comuni, tra cui Belluno ed Empoli, hanno aumentato l'IMU sugli immobili produttivi. In alcuni casi, come a Ivrea e Sassari, sono state introdotte aliquote specifiche per banche e centri commerciali.

Conclusioni

Questi aumenti dell'IMU sono in linea con la tendenza generale di molti comuni italiani di aumentare la pressione fiscale sugli immobili di lusso e sulle attività produttive.