Inflazione, Istat: corre carrello spesa. I consumatori: stangata da 391 euro
Inflazione: Istat, frena a ottobre, -0,2% su mese e 1% su anno
Inflazione: Istat, frena a ottobre, -0,2% su mese e 1% su anno
Frena l'inflazione a ottobre. Secondo le stime preliminari dell'Istat, a ottobre l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettivita' (Nic), al lordo dei tabacchi, diminuisce dello 0,2% su base mensile e aumenta dell'1,0% rispetto a ottobre 2016 (era +1,1% a settembre).
L'inversione di tendenza dei prezzi dei servizi vari determina il rallentamento della crescita dei prezzi dei servizi in generale (+0,7% da +1,3%), spingendo nuovamente in negativo il differenziale inflazionistico tra servizi e beni, che, anche a seguito dell'accelerazione della crescita di questi ultimi (+1,2% da +1,0%), risulta pari a -0,5 punti percentuali.
Su base mensile, sovrapponendosi ai cali influenzati da fattori stagionali dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (-1,6%) e dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-0,5%), la diminuzione di quelli dei servizi vari (-1,7%) fa si' che le tendenze al ribasso prevalgano sulla crescita dei prezzi degli alimentari non lavorati (+1,7%) e degli energetici non regolamentati (+1,2%), determinando cosi' la flessione dell'indice generale. Anche i prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto, sospinti dagli Alimentari non lavorati e in misura minore dagli Energetici non regolamentati, salgono dello 0,5% in termini congiunturali e dell'1,7% in termini tendenziali (da +1,3% di settembre). L'inflazione acquisita per il 2017 e' pari a +1,2% per l'indice generale e +0,7% per la componente di fondo.
Inflazione: corre carrello spesa, +1,7% a ottobre
Corre il carrello della spesa. Il rialzo dei prezzi degli alimentari non lavorati spinge in alto i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona, che aumentano dello 0,7% su base mensile e dell'1,7% su base annua (da +1,1% di settembre). E' quanto rileva l'Istat nella sua stima preliminare. (AGI) Gav
Unione Nazionale Consumatori: per una famiglia stangata di 391 euro all'anno
"Una brutta notizia. Anche se l'inflazione media cala, purtroppo prosegue la corsa inarrestabile del carrello della spesa. I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona, infatti, triplicano i due mesi, passando dal +0,6% di agosto al +1,7% di settembre. Una stangata per la massaia che va al mercato" afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori.
"Se il rialzo dell'inflazione all'1%, per una coppia con due figli, la classica famiglia italiana, significa avere una maggior spesa annua complessiva di 391 euro, 132 euro di questi se ne vanno per la sola spesa di tutti i giorni, 265 per i beni ad alta frequenza di acquisto" conclude Dona.
Secondo i calcoli dell'associazione (cfr tabella), per l'inesistente famiglia tipo Istat da 2,4 componenti, l'incremento dei prezzi dell'1% si traduce, in termini di aumento del costo della vita, in 303 euro in più nei dodici mesi (102 per il solo carrello della spesa, 206 per i beni ad alta frequenza), per una coppia con 1 figlio la stangata è di 360 euro in più su base annua (121 per la spesa di tutti i giorni, 244 per i beni ad alta frequenza).
Per un pensionato con più di 65 anni, la maggior spesa è pari a 196 euro (66 per il carrello), 206 euro per un single con meno di 35 anni (69 euro), 305 euro per una coppia senza figli con meno di 35 anni (103 euro per la spesa di tutti i giorni).