Economia
Intermonte pronta a sbarcare in borsa. Sull'Aim tra fine ottobre e novembre
I numeri del business della Sim guidata da Guglielmo Manetti
La banca di investimento Intermonte punta alla quotazione sull'Aim Italia di Borsa Italiana. In una nota Intermonte Partners, la holding di controllo di Intermonte Sim, annuncia di aver avviato il progetto di quotazione con l'obiettivo di quotarsi entro l'autunno. La quotazione su Aim Italia - riporta il comunicato - rappresenta l'inizio di un percorso più ampio, finalizzato alla quotazione sul mercato regolamentato Mta, segmento Star nel prossimo futuro.
"A 26 anni dalla creazione di Intermonte, la quotazione in Borsa rappresenta un'ulteriore evoluzione del modello di partnership su cui il gruppo si fonda a favore della sua indipendenza e che ci proietta nel futuro. Siamo già molto ben patrimonializzati, con la quotazione vogliamo rendere la struttura del capitale più flessibile, attrarre nuovi talenti mantenendo il nostro posizionamento di leader dei servizi finanziari nel segmento delle Pmi. Oggi puntiamo all'Aim, con la prospettiva di arrivare in futuro allo Star", ha commentato il socio fondatore Sandro Valeri.
Nel primo semestre 2021, il gruppo Intermonte ha registrato una crescita dei ricavi del 60,8% raggiungendo 24,2 milioni di euro (15 milioni nello stesso periodo 2020) mentre l'utile netto di pertinenza del gruppo ha registrato una crescita del 205,7% chiudendo a 5,5 milioni (da 1,8 milioni). La struttura patrimoniale vede un Total Capital Ratio pari al 41,2% al 30 giugno 2021.
Quattro le aree in cui è organizzato il business di Intermonte: il sales&trading ha realizzato 8,5 milioni di euro di ricavi nel primo semestre, grazie alla spinta del segmento Etf e del cash equity; l'investment banking ha triplicato il fatturato di periodo a 6,4 milioni con il progetto di quotazione di The Italian Sea Group e l'attività di advisory per Creval nell'ambito dell'opa Credit Agricole; la divisione Global Markets ha quasi raddoppiato i ricavi a 7,8 milioni di euro; in crescita anche la Divisione digitale &Advisory sulla scia della performance di The Intermonte Eye (specializzata nell'offerta di contenuti e outlook esclusivi sui mercati finanziari).
I costi sono cresciuti meno dei ricavi a 15,3 milioni di euro, da 12,2 milioni. "I risultati di questo semestre confermano il nostro posizionamento e vocazione a supporto delle piccole e medie aziende italiane che portiamo avanti con dedizione da sempre. La recente operazione con QCapital e la scelta di quotarsi va proprio in questa direzione: continuare a crescere e remunerare i nostri azionisti, come abbiamo sempre fatto, cogliere tutte le opportunità di sviluppo sul mercato anche per linee esterne", ha commentato l'amministratore delegato Guglielmo Manetti.
Nel processo di ammissione alla quotazione, Intermonte è supportata da Intesa Sanpaolo, tramite la divisione "IMI Banca", che agirà in qualità di global coordinator e bookrunner, e da Bper Banca, in qualita' di nominated advisor (Nomad). Lo studio legale Gatti Pavesi Bianchi Ludovici è il consulente legale incaricato di seguire l'operazione.