Economia
Interpump, rally in Borsa. Il mercato vede un altro M&A
L'acquisizione di White Drive Motors per 270 milioni di euro piace a Piazza Affari e agli analisti
Spicca il volo subito dopo il suono della campanella di Borsa il titolo Interpump all'indomani dell'annuncio dell'accordo vincolante per l'acquisizione dal gruppo Danfoss della business unit White Drive Motors&Steering per 270 milioni di euro. Un'operazione il cui closing è previsto nel quarto trimestre 2021, e il cui corrispettivo farà riferimento a un enterprise value di 230 milioni di euro, più una quota (attualmente stimata in 40 milioni di euro) variabile in funzione dell'ebitda al closing pro-formato all'intero 2021. A metà mattinata il gruppo emiliano fondato da Fulvio Montipò guadagna quasi il 7,3% a 50,35 euro per azioni.
L'acquisizione non piace soltanto a Piazza Affari, ma anche agli analisti finanziari. La unit, segnalano gli esperti di Equita Sim, è stata costituita e messa in vendita da Danfoss per soddisfare le richieste dell'Antitrust europeo che aveva rilevato un rischio competitivo dall`acquisizione da parte di Danfoss di Eaton Hydraulics nel settore dei motori orbitali, delle unità di steering e delle valvole di steering.
Interpump ha acquisito l'intero perimetro degli asset messi in vendita, che è atteso generare circa 200 milioni di ricavi e 45 milioni di Ebitda nel 2021 (con una redditività del 22,5% comparabile con quella di IP Hydraulics). Il perimetro comprende tre stabilimenti (Usa, Germania e Polonia), tre linee di produzione negli Usa (da spostare dallo stabilimento di Eaton) e uno in Cina.
I prodotti sono complementari al portafoglio attuale di Interpump, in particolare con Walvoil. Secondo gli analisti si tratta di un deal di dimensioni significative, ma pagato a multipli molto attraenti nonostante la buona redditività dell`asset, probabilmente perchè Interpump garantiva rapidità di negoziazione e di esecuzione del deal.
Post deal, prosegue Equita, il leverage dell'azienda rimane molto contenuto offrendo spazio per ulteriore M&A. La buona profittabilità di partenza offre invece probabilmente meno spazio di efficienze. Ipotizzando un livello di D&A simile a Interpump e un costo del debito prudenziale (1%) Equita stima preliminarmente un contributo all`Ebitda 2022 del 12% e dell`utile per azione superiore al 10%.
Banca Akros dal canto suo conferma rating accumulate e alza il target price a 52,6 euro da 47,6, confermando a accumulate il rating di Interpump. Gli esperti credono che l'acquisizione sia molto importante e altamente sinergica con le altre aziende della divisione Idraulica di Interpump sia dal punto di vista industriale e sia da quello commerciale.