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Economia
Intervista esclusiva/ Iliad, boom di clienti: superata quota 9 milioni
Benedetto Levi, amministratore delegato di Iliad Italia

Di Iliad si parla sempre con un po’ di snobismo come i parvenue che vogliono cambiare il mercato abbattendo i prezzi. Ma chi siete veramente?
Sono i nostri competitor che parlano molto male di noi, fortunatamente non i nostri utenti. La nostra guerra l’abbiamo fatta sulla trasparenza, ci sono competitor che hanno prezzi anche più bassi dei nostri. La nostra sfida è sulla qualità, non sui prezzi. 

Però è innegabile che il settore delle telecomunicazioni stia vedendo una riduzione dei margini: siete ormai delle commodity? Voi e Fastweb siete gli unici che crescono: come mai?
Noi siamo in crescita e gli altri no perché già prima il meccanismo si era inceppato. Noi proviamo a rispondere a bisogni reali delle persone. Però certo, il nostro è un settore che ha bisogno di investimenti elevatissimi, è in atto una transizione tanto sul fisso quanto sul mobile. Sulla rete domestica c’è bisogno di arrivare a coprire l’Italia con la fibra, per la telefonia mobile invece bisogna puntare sul 5G. Da ieri sono disponibili le frequenze da 700 Mhz, che erano state liberate negli anni passati dalle emittenti televisive e che ora sono finalmente a disposizione. L’upgrde delle reti 5G è un grande salto tecnologico che richiede investimenti enormi in infrastrutture e hardware. 

Come commenta la richiesta di rateizzare la maxi-rata da 4 miliardi che le compagnie dovranno corrispondere a settembre?
Siamo in un momento di grande spesa, auspichiamo che anche le autorità pubbliche si accorgano di questa congiunzione e che riconoscano la possibilità di rateizzare la maxi rata. La licenza dura fino al 2037. Abbiamo avuto il prezzo di aggiudicazione più alto d’Europa e ci aspettiamo che ci vengano incontro, anche perché del mondo delle telecomunicazioni beneficiano un po’ tutti.

Voi siete molto attivi anche quando si tratta di formazione: che cos’è Iliad College?
È un’occasione unica per formare insieme con le tecniche più moderne dei colleghi insieme a esterni, con classe ibride e contenuti innovativi e all’avanguardia. Abbiamo erogato 90 ore a quasi 100 studenti, di cui 42 esterni, con una composizione esattamente 50/50 fra donne e uomini. Abbiamo creato il primo corso gratuito di retail aperto anche agli esterni, non ci limitiamo a fare informazione ai nostri utenti, vogliamo avere totale trasparenza anche da questo punto di vista. 

Un’ultima domanda su di lei: a neanche 34 anni è uno dei ceo più giovani d’Italia: che percorso di studi ha compiuto? Che consiglio si sente di dare a chi vuole intraprendere una carriera brillante come la sua? Lo stipendio o bisogna puntare al “divertimento”?
In termini di formazione, dopo il liceo classico mi sono laureato in ingegneria al Politecnico di Torino e ho conseguito un master in business administration che mi ha permesso di vivere tra Londra e Parigi. Per quanto mi riguarda conta avere le idee chiare su che cosa si vuole ottenere, verificare quali siano le proprie passioni e aspirazioni. Chi insegue solo uno stipendio è difficile che abbia una carriera particolarmente brillante.

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