Economia
Intesa, ok Consob al prospetto Ops. Ubi scatta subito in borsa
Offerta al via il 6 luglio e si concluderà il 28. L'Ops prevede che per ogni 10 azioni Ubi portate in adesione saranno corrisposte 17 azioni Intesa
Si accende il disco verde della Consob all'offerta pubblica di scambio (Ops) lanciata da Intesa Sanpaolo su Ubi, mossa che è arrivata a sorpresa lo scorso 17 febbraio e, incassato il placet della Commissione presieduta da Paolo Savona alla pubblicazione del prospetto, atteso per oggi in giornata, la banca guidata da Carlo Messina ha deciso di andare avanti con l'operazione, anche se manca ancora la decisione ufficiale dell'Antitrust.
Immediata la reazione degli investitori in borsa. Piatto a Piazza Affari il titolo Intesa-Sanpaolo mentre Ubi Banca scatta del 2% al suono della campanella. Gli analisti finanziari di Kepler Cheuvreux confermano l'indicazione Buy per l'istituto di credito guidato da Carlo Messina parlando di "posizione patrimoniale e qualità del credito e redditività" come aspetti distintivi di Intesa rispetto alle altre banche.
L'offerta pubblica di scambio su Ubi Banca potrebbe "rafforzare - proseguono gli analisti - la propria posizione competitiva in Italia e portare sinergie rilevanti. Intesa e' uscita bene dalla crisi finanziaria globale e ci aspettiamo che resista anche nell'attuale crisi grazie al suo solido capitale e alla sua corretta organizzazione. La politica dei dividendi è il suo tratto distintivo, in quanto ha un lungo record di pagamenti elevati". L'impatto dell'operazione sul target price sarebbe "positivo del 5,7%, portandolo da 2 a 2,11 euro, quindi aumentando il potenziale di crescita dal 18,7% al 25%".
Dal 6 al 28 luglio i titolari di azioni Ubi potranno dunque aderire all'offerta, che prevede un concambio di 17 azioni di Intesa Sanpaolo ogni 10 azioni Ubi portate in adesione e che, negli scorsi mesi, e' stata al centro di numerosi 'attacchi' sia dal management della preda sia da parte di gruppi significativi dei suoi azionisti, a partire dal Car, che riunisce quasi il 20% del capitale sociale della banca.
Sono dunque questi i due scogli che restano da superare all'istituto milanese, che, in caso successo dell'Ops, rafforzerebbe la propria leadership in Italia, staccando di molto Unicredit: da un lato capire quante azioni verranno portate in adesione (l'obiettivo minimo e' il 50% del capitale + 1 azione), dall'altro attendere di vedere se i rimedi proposti all'Antitrust per evitare eccessive concentrazioni, con la cessione di un numero di filiali a Bper che può arrivare fino a 600, saranno ritenuti sufficienti.
Altro tema da verificare è anche se l'azione legale portata avanti da Ubi, che a un certo punto ha detto di ritenere l'offerta inefficace perchè Intesa non aveva rinunciato in maniera tempestiva all'avveramento della condizione 'Mac' (material adverse charge, ndr) a fronte dello scoppio della pandemia da Coronavirus.
Con la pubblicazione del prospetto, comunque, per Victor Massiah e per i vertici dell'istituto bresciano-bergamasco, finisce la 'passivity rule' e sarebbero, in teoria, liberi di proporre azioni difensive di fronte a un'ops sgradita a loro e almeno al 21% dell'azionariato storico, ovvero al patto Car e al patto dei Mille, mentre il sindacato azionisti che riunisce i grandi soci bresciani, compresa la famiglia di Giovanni Bazoli, a lungo presidente di Intesa Sanpaolo, non si è mai pronunciato ufficialmente.
Ago della bilancia saranno i piccoli azionisti ma soprattutto i grandi investitori, come la Parvus di Edoardo Mercadante e il fondo Silchester. Se per i soci contrari l'offerta di Intesa è troppo bassa, dal lancio dell'offerta i prezzi delle due azioni sono rimasti agganciati: quando l'Ops è stata resa nota, Ubi e' balzata di oltre il 20% e durante tutto il periodo di volatilita' legato alla pandemia da Coronavirus il valore del titolo non si e' mai discostato eccessivamente da 1,7 volte il valore di quello di Intesa, mostrando la convinzione del mercato che l'operazione andra' in porto.
Secondo diversi analisti finanziari, se dovesse invece saltare, il contraccolpo sulle azioni Ubi rischierebbe di farsi sentire, riallineando il prezzo a quello delle concorrenti.