Economia

Intesa mette in campo quasi un Pnrr: 200 miliardi alle imprese nel nuovo accordo con Confindustria

Intesa Sanpaolo ha stretto con Confindustria un nuovo accordo: dalla banca guidata da Carlo Messina 200 mld per le imprese. Focus su transizione 5.0, IA e sostenibilità

di Redazione

Accordo Intesa-Confindustria, 200 miliardi alle imprese

Dare slancio al sistema produttivo nazionale, cogliere le opportunità della transizione 5.0 e implementare l’intelligenza artificiale: Intesa Sanpaolo ha stretto con Confindustria un nuovo accordo di 200 miliardi, quasi quanto il valore di un Pnrr, per la crescita sostenibile delle imprese italiane. Un percorso congiunto (della durata di 4 anni) di investimenti e innovazione che ha l’obiettivo di raggiungere gli obiettivi del Pnrr, oltre che di rafforzare le azioni già attive a sostegno dell’economia reale, a partire dagli investimenti in ricerca e sviluppo e dalla valorizzazione del sistema filiere. Attenzione particolare poi a transizione 5.0, aereospazio, robotica, iA e scienze della vita. Non mancherà poi un focus su transizione sostenibile, economia circolare e i processi innovativi ad alto contenuto tecnologico. Inoltre è previsto anche un piano per l'Abitare Sostenibile, per favorire la mobilità e l'attrazione dei talenti nell'industria italiana.

Il rinnovo della collaborazione tra Intesa e Confindustria

Con il nuovo accordo si consolida e rinnova così la collaborazione tra Intesa Sanpaolo e Confindustria avviata nel 2009 che, grazie a un volume di crediti erogati al sistema produttivo italiano pari a 450 miliardi di euro in quindici anni, ha contribuito a evolvere il rapporto tra banca e impresa accompagnando i bisogni delle pmi e delle industrie mature anche nelle fasi più complesse.

Le parole del presidente di Confindustria Orsini

"Questo accordo rappresenta uno strumento essenziale a supporto della nostra visione di politica industriale di medio-lungo periodo", ha affermato il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, commentando il rinnovo dell'accordo tra l'associazione di rappresentanza delle imprese e Intesa Sanpaolo. "Con Intesa Sanpaolo - ha proseguito - abbiamo accompagnato l'evoluzione delle nostre aziende nel mutevole scenario degli anni passati attraverso soluzioni innovative. Oggi guardiamo a un orizzonte in cui le imprese saranno impegnate in molteplici transizioni per le quali dovranno mettere in campo sforzi enormi. La crisi della produttività in atto impone di puntare al rilancio degli investimenti".

Secondo Orsini, "per questo è cruciale la semplificazione di transizione 5.0 e l'attuazione puntuale del Pnrr". Attraverso l'accordo "vogliamo promuovere un metodo di lavoro partecipato e inclusivo, che coinvolga tutti gli attori economici. Il 2025 sarà un anno cruciale per la nostra economia e dobbiamo lavorare insieme su alcuni capitoli chiave: il rafforzamento delle filiere strategiche; la riduzione del prezzo dell'energia e la diversificazione delle fonti energetiche; la revisione del green deal con a cuore il principio della neutralità tecnologica per evitare che si traduca nella desertificazione dell'industria europea; l'attenzione al benessere e all'equità sociale, da perseguire anche attraverso il Piano per l'Abitare Sostenibile proposto da Confindustria".

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