Economia

Intesa Sanpaolo, finanziamento da 50 mln di euro a favore di IMR Industries

Intesa Sanpaolo banca agente finanziamento IMR Industries. Galmarini (IMR): "Siamo certi che questi siano gli strumenti giusti di cui le aziende hanno bisogno"

Intesa Sanpaolo banca agente finanziamento IMR Industries. 50 milioni di euro tramite Garanzia Italia SACE

IMR Industries S.p.A., azienda monzese che offre servizi e prodotti alle case automobilistiche più prestigiose al mondo, ha ottenuto un finanziamento di 50 milioni di euro erogato da un pool di banche guidato da Intesa Sanpaolo in qualità di banca agente, UniCredit, Banco BPM, Credit Agricole Italia, Deutsche Bank e Mediocredito Centrale con SACE tramite Garanzia Italia, lo strumento del Decreto Liquidità destinato al sostegno delle imprese italiane colpite dall’emergenza sanitaria. Il finanziamento, come previsto dal Decreto, è finalizzato a garantire gli investimenti e a favorire la supply-chain legata al circolante.

IMR Industries S.p.A. con sede a Carate Brianza e circa 2.400 dipendenti fra Italia e Europa vanta un’esperienza di oltre 60 anni nella costruzione di stampi e attrezzature nonché nello stampaggio e assemblaggio di prodotti plastici e compositi e che oggi la rendono un player di riferimento nell’industria automotive.

Il finanziamento, per il quale SACE ha emesso la garanzia digitalmente e in tempi brevi, si è avvalso anche del supporto dello studio legale Gattai, Minoli, Agostinelli & Partners oltre che del Gruppo Intesa Sanpaolo, prima banca italiana a sottoscrivere il protocollo di collaborazione con SACE per sostenere finanziariamente le imprese danneggiate dall'emergenza Covid-19.

Siamo molto felici di aver concluso questa operazione grazie alle nostre banche di riferimento e a SACE - ha affermato Matteo Galmarini, CFO di IMR Industries - Questo finanziamento consentirà al Gruppo soprattutto di portare a termine gli investimenti già programmati e di pianificare i futuri, in un periodo così complicato creatosi a seguito della pandemia. Siamo certi che questi siano gli strumenti giusti di cui le aziende hanno bisogno, soprattutto dopo uno shock come quello che stiamo tutti purtroppo vivendo”.