Intesa Sanpaolo, utile su del 25% nel primo semestre, oltre 2 miliardi
Intesa Sanpaolo, crediti deteriorati giù del 24,2%. Confermato un dividendo cash con un payout dell'85%
Intesa Sanpaolo chiude il primo semestre dell'anno con un utile netto di 2,18 miliardi di euro, in aumento rispetto agli 1,73 miliardi del primo semestre del 2017 al netto dei contribuiti per l'acquisizione delle attività delle ex banche venete. L'utile netto dei primi sei mesi ammonta a 2.580 milioni, pari al 68% dei 3,8 miliardi del 2017, includendo la plusvalenza netta derivante dalla partnership con Intrum da contabilizzare entro l'anno.
I risultati del semestre, si spiega dalla banca, sono "pienamente in linea con gli obiettivi del piano di impresa 2018-2021 e di un utile netto 2018 superiore a 3,8 miliardi di euro del 2017".
Per il 2018 Intesa Sanpaolo si attende "un aumento del risultato netto rispetto al 2017, escludendo dal risultato del 2017 il contributo pubblico cash di 3,5 miliardi di euro" a compensazione degli impatti sui coefficienti patrimoniali derivanti dall'acquisizione di alcune attività delle ex banche venete. E' quanto si sottolinea nella relazione della banca sui conti del primo semestre. "All'andamento atteso del risultato netto è previsto concorrano un aumento dei ricavi, un continuo cost management e un calo del costo del rischio", si spiega. Inoltre si ricorda che la politica di dividendi per l'esercizio 2018 prevede la distribuzione di un ammontare di dividendi cash corrispondente a un payout ratio pari all'85% del risultato netto.
Tornando ai conti, nei primi sei mesi dell'anno il risultato della gestione operativa ammonta a 4,8 miliardi, in aumento del 17% su base annua. Il cost/income ratio è del 49%, rispetto al 53,7% del primo semestre 2017. I costi operativi ammontano a 4,6 miliardi, in calo del 3,4%. Il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value è di 1.094 milioni, compresi i 264 milioni di effetto positivo derivante dalla valorizzazione al fair value e cessione dell'investimento in Ntv, rispetto a 560 milioni dei primi sei mesi del 2017. Le commissioni nette ammontano a 4 miliardi, in aumento del 2,1%, e i proventi operativi netti si attestano a 9,4 miliardi, in crescita del 6,1%. Gli interessi netti ammontano a 3,7 miliardi, in flessione del 2%.
La stima del Common Equity Tier 1 ratio pro-forma del gruppo a regime è del 13,6%. Nel primo semestre la banca ha registrato una riduzione dei crediti deteriorati di circa 2 miliardi di euro e di circa 15 miliardi dal settembre 2015, al lordo delle rettifiche di valore, escludendo la cessione dei crediti in sofferenza firmata con Intrum. Includendo l'accordo con Intrum la riduzione degli npl è rispettivamente di 13 miliardi e di 26 miliardi. Lo stock di crediti deteriorati è sceso a giugno del 24,2% al lordo delle rettifiche di valore rispetto a dicembre 2017, realizzando nel primo semestre 2018 il 50% dell'obiettivo di riduzione previsto nel piano di impresa per il 2018-2021.