Irpef giù per il ceto medio e addio Irap, il Parlamento riscrive il fisco - Affaritaliani.it

Economia

Irpef giù per il ceto medio e addio Irap, il Parlamento riscrive il fisco

Prima bozza di riforma fiscale avanzata dalle commissioni Finanze di Camera e Senato: il governo dovrà costruire la legge delega entro la fine di luglio

Le Commissioni propongono "un deciso intervento semplificatore" sul combinato disposto di scaglioni, aliquote e detrazioni per tipologia di reddito, incluso l'assorbimento degli interventi del 2014 e del 2020 riguardanti il lavoro dipendente, e, in subordine, tramite un sistema ad aliquota continua limitato alle fasce di reddito medie. Inoltre dovrebbe essere prevista l'introduzione di un minimo esente senza obbligo di dichiarazione per i contribuenti che si collochino sotto la relativa soglia. Tale minimo esente dovrebbe preferenzialmente essere inteso come una maxi-deduzione a valere su tutta la distribuzione dei redditi (o su parte di essa) adeguando corrispondentemente il livello delle aliquote. Qualora il costo di questo intervento dovesse risultare incompatibile con gli equilibri di finanza pubblica, si propone di introdurre con la sola finalita' di ridurre il carico burocratico sui contribuenti. 

LE SPESE FISCALI

Le Commissioni ritengono indispensabile ridurre la giungla delle cosiddette tax expenditures, ovvero le spese fiscali. L'obiettivo e' di semplificare il sistema e reperire le risorse da destinare alla riduzione dell'aliquota media effettiva, in particolare sull'attuale terzo scaglione. Si propone quindi: l'eliminazione di quelle spese fiscali il cui beneficio pro-capite medio (ovvero il numero di beneficiari) sia inferiore a una soglia appositamente determinata; il passaggio (completo o parziale) del complesso delle agevolazioni sul lato delle uscite pubbliche, istituendo un meccanismo volontario di erogazione diretta del beneficio, a fronte del pagamento con strumenti tracciabili; una riduzione graduale e selettiva dell'ammontare percentuale del beneficio.

LE ADDIZIONALI LOCALI

Le Commissioni raccomandano una trasformazione delle addizionali regionali e comunali in sovraimposte ( aventi quindi come base imponibile il debito di imposta erariale, e non la stessa base imponibile Irpef) e puntano a una riforma piu' completa, in grado di rivedere strutturalmente la legge delega 42/2009 sul federalismo fiscale.

REGIME FORFETTARIO

Si propone di istituire un meccanismo di rateizzazione opzionale del versamento delle imposte dirette da parte degli autonomi senza l'applicazione di alcuna sanzione e/o interesse. La rateizzazione prevede il versamento del saldo e del primo acconto in sei rate mensili di uguale importo da luglio a dicembre dello stesso anno; inoltre, il versamento del secondo acconto o in un'unica soluzione entro il 31 gennaio dell'anno seguente o in sei rate mensili di pari importo da gennaio a giugno dell'anno seguente. Tale misura sarebbe poi accompagnata dalla contestuale eliminazione o sostanziale riduzione della ritenuta d'acconto.

REDDITO D'IMPRESA IRI

Le Commissioni raccomandano la reintroduzione del regime opzionale Iri (imposta sul reddito di impresa) che comporta per le imprese individuali e le societa' di persone in contabilita' ordinaria la possibilita' di optare per l'applicazione di un'aliquota proporzionale al 24% condizione che l'utile prodotto sia re-investito in azienda, ferma restando la possibilita' di dedurre dal reddito di impresa le somme prelevate dai soci per la distribuzione, a sua volta tassata ordinariamente in Irpef.

RENDITE FINANZIARIE

Le Commissioni propongono di allineare la tassazione sulle rendite finanziare, attualmente sottoposte ad aliquota sostitutiva proporzionale del 26%, alla prima aliquota progressiva sui redditi da lavoro al 23% e di accorpare le categorie "redditi da capitale" e "redditi diversi" in un'unica categoria denominata "redditi finanziari". Inoltre si raccomanda l'estensione al risparmio gestito del criterio di determinazione della base imponibile sulla base dei risultati realizzati e l'applicazione alla previdenza complementare del modello che prevede l'esenzione dall'imposta sostitutiva sul risultato netto maturato, considerando al contempo la modifica del regime di tassazione per la fase di erogazione delle prestazioni.

SUPERAMENTO IRAP

Le Commissioni raccomandano il superamento dell'Irap (proposta avanzata da tutte le forze politiche) attraverso un riassorbimento del gettito nei tributi attualmente esistenti, preservando la manovrabilita' da parte degli enti territoriali e il livello di finanziamento del servizio sanitario nazionale. 

IRES

Le Commissioni chiedono di semplificare l'imposta sul reddito delle societa' (Ires) per avvicinare i criteri di redazione del bilancio ai fini fiscali a quelli del bilancio a fini civilistici e ritengono sia importante concentrare tre tipologie di incentivi di particolare rilievo per la politica economica: gli incentivi a comportamenti in linea con la transizione ecologica; gli incentivi alle aggregazioni di realta' imprenditoriali di dimensioni minori; gli incentivi al re-investimento dell'utile in investimenti atti a migliorare la produttivita' a livello di azienda. Tali incentivi possono prendere la forma, alternativamente, di una riduzione dell'aliquota applicata o della base imponibile, e dovrebbero riassumere le altre tipologie di incentivo attualmente presenti. Si ritiene inoltre utile considerare l'introduzione del meccanismo cosiddetto "carry back", in virtu' del quale consentire la deducibilita' delle perdite maturate in un determinato esercizio non solo dagli esercizi successivi ma anche dall'esercizio immediatamente precedente.

LE MISURE A FAVORE DELL'AMBIENTE

Le Commissioni propongono il riordino, la semplificazione e la stabilizzazione per la rigenerazione energetica e sismica degli edifici privati, attraverso una progressiva riduzione dei sussidi dannosi per l'ambiente, vincolando le risorse risparmiate alla riduzione generalizzata dell'aliquota Ires. Si suggerisce una rimodulazione dell'imposizione indiretta in funzione delle emissioni di Co2 in attuazione del principio "chi inquina paga" e un aumento del limite alla detraibilita' dell'Iva (attualmente fissato al 40%) per tutti i veicoli a basse emissioni. Inoltre, per evitare "effetti regressi per le persone fisiche e penalizzanti per le imprese", si propone di prevedere adeguati meccanismi temporanei di compensazioni in grado di accompagnare le famiglie e imprese piu' vulnerabili nel processo di aggiustamento di comportamenti e costi.

IVA

Le Commissioni ritengono opportuno prevedere una specifica delega al Governo per la ridefinizione della disciplina Iva con l'obiettivo di semplificare e ridurre l'aliquota ordinaria attualmente applicata. 

LOTTA ALL'EVASIONE

Le Commissioni propongono un nuovo Patto fiscale tra Stato e cittadini, Tra le misure per contrastare l'evasione, si raccomanda la "chiusura del perimetro" dell'obbligo di fatturazione elettronica, estendendolo a tutti i soggetti attualmente esentati e l'esclusione di possibili eccezioni all'obbligo di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri (che sostituisce gli obblighi di registrazione dei corrispettivi). Le Commissioni ritengono infatti che "la digitalizzazione del fisco sia stato lo strumento maggiormente efficace nel contrasto all'evasione fiscale, e supportano l'approccio strategico esplicitamente contenuto nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che vede nella digitalizzazione l'investimento piu' potenzialmente redditizio all'interno dell'Amministrazione Finanziaria, assieme a quello volto a dotarla delle competenze tecniche necessarie per metterlo adeguatamente a valore". Si chiede dunque di considerare attentamente il meccanismo del cosiddetto 'reverse charge', valutando il suo effettivo impatto sul recupero del gettito evaso. Elemento fondamentale del nuovo Patto proposto e' un meccanismo strutturale di premialita' per i contribuenti leali. Le Commissioni raccomandano meccanismi piu' cogenti, che includono la concessione di forme di certificazione del rispetto delle obbligazioni tributarie in base alle quali riconoscere in maniera automatica benefici quali, a titolo esemplificativo, riduzioni dei termini di controllo e accertamento e dei tempi di rimborso fiscale. L'apparato sanzionatorio dovrebbe esplicitamente escludere i casi di omesso versamento per errore o per grave carenza di liquidita'.

RIVOLUZIONARE LA RISCOSSIONE

Per le Camere l'attivita' di riscossione deve andare incontro a una vera e propria "rivoluzione manageriale", in grado di superare l'approccio meramente formale e virare verso una gestione del processo produttivo interamente concentrata su efficienza ed efficacia. Le Commissioni giudicano "positive" e "utili" Le esperienze di rottamazione delle cartelle esattoriali, in base al quale al contribuente e' riconosciuta la possibilita' di rateizzare il debito di imposta originario con esclusione di sanzioni e interessi.