Economia

Ita-Lufthansa, la storia infinita: accordo al via dal 2025

di Redazione Economia

Antitrust Ue contro l'operazione: il gruppo tedesco sembra intenzionato a mantenere una posizione ferma a difesa delle rotte per il Nord America

Ita-Lufthansa, la storia infinita: accordo al via dal 2025

Non solo la disponibilità a cedere una quota, al momento modesta, degli slot nell'aeroporto milanese di Linate per ottenere l'approvazione all'acquisizione di Ita Airways. Nell'elenco dei cosiddetti "rimedi" appena inviato a Bruxelles, Lufthansa apre anche a una revisione di alcune delle nuove rotte europee, in particolare il volo diretto Roma-Monaco, dove si verrebbe a creare una sorta di monopolio, con la necessità di fare spazio a un terzo operatore. Per incentivare il potenziale concorrente, si potrebbe ricorrere a un meccanismo di copertura dei rischi, che in pratica dovrebbe essere assunto da Lufthansa. Questa informazione è riportata da Mf. Il discorso è diverso per il lungo raggio. Il gruppo tedesco sembra intenzionato a mantenere una posizione ferma a difesa delle rotte per il Nord America. Tra i collegamenti nel mirino di Bruxelles c'è, per esempio, il Roma-Washington. 

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Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, la Dg Concorrenza della Commissione Ue valuterebbe troppo alta la quota di mercato, inserendo però nel conto con Ita tutti i collegamenti operati dalla Atlantic Joint Venture, l'accordo commerciale che lega il gruppo Lufthansa ad Air Canada e United Airlines. Questo metodo di calcolo non è condiviso dai tedeschi, per i quali la quota di mercato da considerare è solo quella del gruppo sommata a quella di Ita, lasciando fuori Air Canada e United. Al momento, le rotte nordamericane non rientrano nell'elenco dei rimedi inviati da Lufthansa, e è facile ipotizzare che rappresenteranno uno dei punti critici dei negoziati con la Commissione. 

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Sui tempi delle interlocuzioni da parte di Ita e Lufthansa c'è più realismo che ottimismo: non saranno brevi. L'invio dei rimedi ha spostato dal 15 al 29 gennaio la fine della Fase 1 e l'inizio della Fase 2, che prevede un periodo di 90 giorni lavorativi nel corso dei quali si aprirà il vero negoziato con l'Antitrust Ue. Ogni approfondimento interromperà e congelerà il calendario fino alla tappa successiva e così via. Quindi, si stima che si arriverà a luglio prima di ricevere la risposta definitiva da Bruxelles. Solo a quel punto, in caso di semaforo verde, Lufthansa potrà procedere versando nelle casse di Ita l'aumento di capitale da 325 milioni di euro che le varrà una quota del 41%, il controllo congiunto nella governance con l'azionista pubblico ministero dell'Economia e la scelta dell'amministratore delegato. Per il vero e proprio decollo, quindi, non è escluso che si arrivi al 2025. L'intenzione della compagnia tedesca è portarsi gradualmente fino al 100% del capitale della compagnia italiana, in base alle opzioni di put e call previste nel contratto. 

Nella fase iniziale, come l'AD Carsten Spohr ha ribadito agli azionisti, Lufthansa non consoliderà Ita nel bilancio. Ma non è detto, come era circolato al momento dell'accordo, che l'acquisizione di una successiva quota per portarsi alla maggioranza debba necessariamente avvenire quando la compagnia italiana avrà raggiunto il pareggio operativo: Lufthansa, infatti, potrebbe anticipare i tempi se vedrà segnali incoraggianti emergere dai conti di Ita Airways.